Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Angelino Alfano con Silvio Berlusconi

Alfano: “Berlusconi pronto a non ricandidarsi”

Il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo stasera alla presentazione di un libro di Federico Adornato, ha fatto un annuncio che potrebbe preludere a molti cambiamenti di scenario in vista delle prossime elezioni politiche. “Per unire il centrodestra, Silvio Berlusconi è pronto a non ricandidarsi. Per non consegnare l’Italia alla sinistra occorre un gesto di visione e generosità degli altri protagonisti del centrodestra” ha affermato. Alfano ha rivolto anche un appello al leader dell’Udc Pierferdinando Casini: “Tu hai il diritto e il dovere di impegnarti per ricomporre l’area moderata, questa è la sfida. Mi auguro che le nostre strade possano unirsi nuovamente“. Casini, per adesso, sembra poco disponibile a raccogliere la sfida: “Mi auguro che i fatti dimostrino che quel che ha detto Alfano sia vero, ma gli italiani sono abituati alle giravolte di Berlusconi” ha affermato.
Nel Pdl, invece, le reazioni all’annuncio del segretario sono generalmente positive. Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno, si tratta di “una notizia importante che riapre i giochi nel centrodestra“. Soddisfatto anche l’ex ministro Franco Frattini, per il quale l’annuncio di Alfano è “il primo mattone della costruzione della casa dei moderati“, e che ritiene necessario “l’impegno politico e morale di Pier Ferdinando Casini e di tutti i moderati italiani per realizzare una vera alternativa ispirata al popolarismo europeo, fondata su valori e programmi”.

Paola Severino

Ddl anticorruzione, è scontro sulla fiducia

E’ ancora scontro all’interno dei partiti sul ddl anticorruzione. Pd, Udc e Idv vorrebbero che si accelereri e che il governo metta la fiducia sul disegno di legge, mentre il Pdl frena sostenendo che non è necessario. Per il ministro della Giustizia Paola Severino, “è prematuro parlarne“. Per il presidente della Commissione Giustizia al Senato Filippo Berselli, del Pdl, il testo dovrebbe arrivare nell’aula di Palazzo Madama entro il 15 ottobre, quindi “non c’è alcun motivo per porre la fiducia“, ha detto. Secondo il segretario del Pd Bersani, il governo può riuscire a portare a termine il ddl anticorruzione: “Si è capito chi non lo vuole, bisogna vedere se il sistema si arrende alla volonta di qualcuno, io spero di no” ha affermato.
Dello stesso avviso Pierferdinando Casini dell’Udc, che ha dichiarato: “Il governo metta la fiducia su anticorruzione, apparirà chiaro chi contrasta la legge e chi vuole vararla.” Per l’Idv, la lotta alla corruzione va fatta con l’introduzione del reato di autoriciclaggio, il ripristino del falso in bilancio, “intervenendo su incandidabilità e decadenza dei corrotti da ruoli di rappresentanza politica elettiva, inasprendo le pene, bloccando la corrosione della prescrizione e, soprattutto, mantenendo fermo il reato di concussione per induzione che ora vogliono togliere” hanno affermato il leader Antonio Di Pietro e il senatore Luigi Li Gotti.