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Angelino Alfano lancia la ricostruzione del centrodestra italiano

Angelino Alfano lancia la ricostruzione del centrodestra italiano

Durante un’intervista al Tg5, il segretario del Pdl Angelino Alfano ha annunciato grandi cambiamenti nel panorama politico italiano, delineando un progetto di ricostruzione non solo del proprio partito, ma dell’intero centrodestra.

”Vogliamo ricostruire il centrodestra per tornare a vincere e non consegnare il paese alla sinistra e quindi alla Cgil”, ha dichiarato, in riferimento alle future elezioni. ”Siamo pronti a unire tutti i moderati italiani. Vorremmo che anche tutti gli altri protagonisti del campo alternativo alla sinistra dessero la loro disponibilità a questo progetto di ricostruzione del centrodestra italiano. Se non vogliamo il governo Bersani-Vendola-Di Pietro, occorrerà che tutti assieme facciamo un bel programma di governo che preveda un sostegno alle imprese e al lavoro”.

Il progetto di Alfano si fonda sull’unione di quelle che il politico ritiene “le migliori energie del centrodestra italiano”, ma secondo alcune indiscrezioni la condizione necessaria perché venga portato avanti consisterebbe nel ritiro di Berlusconi dalla corsa al ruolo di premier e nell’abbandono del Pdl da parte della maggioranza degli ex An, che si sposterebbero a destra come in origine. Questa prospettiva aprirebbe la strada ad un’alleanza con l’Udc, con Luca Cordero di Montezemolo o Corrado Passera a guidare la coalizione.

“Per unire il centrodestra Silvio Berlusconi è pronto a non ricandidarsi”, ha dichiarato Alfano ad un convegno alla presenza di Casini e Letta. “Per non consegnare l’Italia alla sinistra occorre un gesto di visione e generosità degli altri protagonisti del centrodestra”.

All’appello di Alfano perché si formi un’area moderata che sia una valida alternativa alla sinistra, Casini replica:

“Alle sfide nella mia vita politica non mi sono mai sottratto, agli inganni ho cercato di sottrarmi. Poiché nel Pdl si è passati da Alfano alle primarie, e poi a Berlusconi e a Berlusconi che si ritira rispondo: vediamo dove si arresta la palla. Io penso che in politica i problemi dei nomi siano secondi rispetto ai contenuti. Qui c’è un problema di sostanza non di persone”.

L’invito di Casini è che il Pdl avvii presto “un processo di autocritica degli ultimi 20 anni”.
Per conoscere le effettive intenzioni di Berlusconi tuttavia occorrerà attendere l’assemblea del Pdl fissata per il prossimo 2 dicembre.

Quanto ad un eventuale Monti bis, Alfano ha specificato che Monti dovrebbe presentare la propria candidatura in modo da proseguire nel mandato “in funzione delle dinamiche democratiche”, mentre Casini sostiene che non vi siano alternative migliori:

“Da italiano direi a Monti quando ci viene a riconsegnare le chiavi: ‘scusi lei dovrebbe tenerle e continuare’, non credo che oggi qualcuno in Italia sia migliore di Monti e le elezioni servono a questo se poi Vendola prenderà il 51% allora le chiavi saranno date a Vendola”.

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