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Aula della Camera

Partiti, no alla certificazione esterna dei bilanci

Il nuovo regolamento sui bilanci dei partiti che la Giunta della Camera esaminerà domani, stando a quanto anticipato dall’Ansa, prevederà più trasparenza nei bilanci dei gruppi parlamentari di Montecitorio che però si avvarranno di un controllo interno alla Camera senza passare al vaglio di una società di certificazione esterna, come aveva proposto il presidente Gianfranco Fini. Quest’ultimo ha però spiegato che quanto deciso oggi potrebbe cambiare: “Alla luce degli interventi di oggi della proposta dei questori, la Giunta per il regolamento potrà valutare con assoluta serenità di ripristinare il testo iniziale” ha spiegato.
L’ufficio di presidenza della Camera, infatti, già in primavera aveva deciso di introdurre delle modifiche al Regolamento di Montecitorio per ottenere una maggiore trasparenza nell’utilizzo dei fondi da parte dei gruppi parlamentari. La Giunta per il regolamento si era poi riunita il 31 luglio per esaminare una proposta dei questori che aveva ottenuto un via libera di massima dalla stessa Giunta. Il presidente della Camera Fini aveva quindi chiesto di inserire in questa bozza di regolamento la norma sul “controllo esterno”, che prevedesse ciòè che i bilanci dei gruppi venissero controllati da una società di certificazione esterna alla Camera, uno dei punti forti della famosa riforma dei finanziamenti ai partiti.

Bersani: non inciuci, ma un nuovo centrosinistra di governo

“Voglio partire da un centrosinistra di governo”, ha dichiarato il leader del PD Pierluigi Bersani, a Livorno per una conferenza programmatica del partito, in risposta ad alcuni giornalisti che gli avevano chiesto precisazioni riguardo la questione delle possibili alleanze in vista delle prossime elezioni.
Il segretario del Partito Democratico ha poi precisato: “Non sto facendo inciuci con nessuno. Voglio partire da un centrosinistra ma non dal centrosinistra di una volta”.
E’ questa dunque la replica di Bersani ai dubbi esternati dal leader di Sinistra, Ecologia e Libertà (SEL) Nichi Vendola questa mattina al Corriere della Sera: “Se io sono Balotelli e Di Pietro Cassano, non capisco Casini e D’Alema in che ruolo stiano. Per me stanno giocando una partita incomprensibile che rischia di cantare il de profundis del centrosinistra”.

Non intende adeguarsi, l’eterno outsider della politica italiana, e chiede di essere ascoltato: ”C’e’ un centrosinistra? Quali sono i valori e i programmi? Io non ho pregiudiziali verso un allargamento, il centrosinistra discuta con i moderati”.

 

Governo Monti, intesa con Pd e Pdl su giustizia e lavoro

Si è tenuto finalmente ieri il tanto atteso vertice di maggioranza, dopo che la scorsa settimana era saltato per il polemico diniego del segretario Pdl Angelino Alfano, e l’esito della lunga riunione a quattro tra il premier Mario Monti, il già citato Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, sembra aver dato alcuni frutti. È stata infatti annunciata un intesa su alcuni dei punti nodali del programma di governo, ovvero il lavoro e la giustizia, mentre ancora molto lontane appaiono le posizioni dei partiti principali che sostengono l’esecutivo sul rinnovo dei vertici Rai.

Il futuro di viale Mazzini vede ancora ferme sulle proprie posizioni il Pdl, che vorrebbe procedere alle nomine in base all’attuale legge Gasparri, e il Pd che invece chiede un cambiamento della legge che regolamenta la governance della televisione pubblica. Nonostante la fase di stallo sulla Rai, il Presidente del Consiglio Mario Monti non ha nascosto la propria soddisfazione per i passi avanti compiuti sugli altri punti in agenda.