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Smascherato grazie alla patente con scadenza 2045: arrestato spacciatore

La sua patente con scadenza 2045 ha insospettito la polizia, che dopo i controlli di rito l’ha arrestato. E’ successo a Roma a un albese di 21 anni che fermato dalle forze dell’ordine ha mostrato lo “strano” documento.

Documento che ha fatto scattare l’allarme degli agenti del commissariato Primavalle, i quali, accortisi dell’imbroglio, hanno interrogato il ragazzo che ha ammesso di abitare nelle vicinanze. Nella sua casa sono stati trovati sotto il letto 5,5 kg di marijuana e diversi “ovuli” contenenti alcuni grammi cocaina in una borsa.

Ma-Vib intenzionata a licenziare solo le donne: "Così stanno a casa con i figli"

Questa mattina gli operai della Ma-Vib di Inzago hanno scioperato perché l’azienda è intenzionata a licenziare tutte le donne che vi lavorano. Allo sciopero però non hanno partecipato i colleghi maschi, che prima avevano confermato la loro adesione, ma poi si sono presentati regolarmente sul posto di lavoro. Il caso è stato aperto dalla Fiom, che ha denunciato il caso della Ma-Vib:

“Per fronteggiare un calo produttivo ha deciso prima di mettere in cassa integrazione per brevi periodi le operaie e, oggi, di annunciare il licenziamento tra i 10 e i 13 lavoratori scegliendoli rigorosamente di sesso femminile. La motivazione della selezione dichiarata in sede Api è davvero brillante: Licenziamo le donne così possono stare a casa curare i bambini e poi, comunque, quello che portano a casa è il secondo stipendio”.

Padova: bimba preparata per 5 volte per un'operazione mai fatta

Preparata per un intervento chirurgico per cinque volte e mai operata. E’ successo a una bambina di due anni di Venezia, che dall’8 giugno attende di andare sotto i ferri per curare la sua sofferenza, che è una cardiopatia congenita. La bimba si è sottoposta cinque volte alla trafila pre-operatoria fatta da iniezioni, digiuno e enteroclismi, ma non è stata mai operata nell’ospedale di Padova.

Il padre della piccola ha detto al “Mattino” di Padova:

Siamo partiti con le migliori intenzioni ma appena siamo entrati in ospedale ha avuto inizio l’odissea di nostra figlia. L’intervento e’ stato rinviato prima dal mattino al pomeriggio, poi al giorno successivo. Pensavamo ad un caso, non potevamo nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto di lì a pochi giorni: è stata richiamata il 10 giugno, dimessa l’11. Poi ci hanno richiamato il 14.