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 Sea Watch3, Carola Rackete indagata 

 Sea Watch3, Carola Rackete indagata 

 

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rifiuto di obbedienza a nave da guerra come previsto dal codice della navigazione: questi i reati contestati a Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3 che è stata iscritta nel registro degli indagati, da parte della Procura di Agrigento in seguito all’acquisizione dell’annotazione della Guardia di finanza. E intanto fonti della Farnesina confermano che  l’intervento del ministro Enzo Moavero Milanesi, in correlazione con la Commissione europea, sta cominciando a dare i suoi frutti: Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri stati membri dell’Ue dovrebbero essere disponibili ad accogliere i migranti imbarcati sulla nave Sea Watch.

Mi si dica dove vanno i migranti e firmo per lo sbarco. Troppe volte sono stati presi impegni poi non mantenuti. 

È però il commento di Matteo Salvini, Ministro dell’Interno. Intanto Governo italiano ha già compiuto un passo formale nei giorni scorsi con l’Ambasciatore all’Aja e punta per verificare eventuali omissioni da parte dei Paesi Bassi. Ieri sera c’è stato lo sbarco per emergenza medica per uno dei migranti accompagnato anche da un minore. 

Intanto la Sea Watch si trova a tre miglia dalla costa, dopo che la Guardia di Finanza le ha intimato di allontanarsi: a bordo adesso ci sono 40 migranti e a 48 ore dall’ingresso nelle acque territoriali italiane, la Sea Watch è ancora bloccata a mezzo miglio dal porto di Lampedusa. 

A margine del G20 c’è stato un lungo colloquio fra il premier Giuseppe Conte e il collega olandese Mark Rutte per affrontare la vicenda Sea Watch. 

Ma la situazione rischia di rimanere ancora in stallo. 

SEA WATCH 3, LA NAVE SBARCA A LAMPEDUSA

PHOTO CREDITS | TWITTER

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