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Il processo ad Amanda e Raffaele: buttati 182 mila euro

Il processo ad Amanda e Raffaele: buttati 182 mila euro

Dopo la conclusione, si tirano le somme del famoso processo che ha visto come protagonisti Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Uno dei processi più seguiti dai media che ha riempito le cronache dei giornali e non solo italiani. Tra le varie voci che sono stati analizzate, una in particolare ha destato i “sospetti” e le relative polemiche che ne conseguono del sito online Tgcom24.

Sarebbero stati spesi infatti quasi 200 mila euro per un video che è risultato inutile al fine delle indagini. Secondo quanto appunto riporta il sito tgcom24 il Tribunale di Perugia infatti, ha sborsato ben 182.784 euro per un filmino di 20 minuti che ricostruisce la scena del delitto. Un video, che fu proiettato in Tribunale a porte chiuse, e che visionato fu giudicato irrilevante per l’indagine.

Una spesa enorme, con la quale si potrebbe addirittura pagare il costo di un programmo televisivo. Il video incriminato, è stato commissionato il 2 aprile del 2009, ed è stato realizzato utilizzando delle tecniche di4d da una società che si trova a Todi, la Nventa Id srl.

Secondo quanto afferma Tgcom24, probabilmente il Tribunale di Perugia aveva commissionato il filmino basandosi sulla “presunta” colpevolezza dei fidanzati, che consequenzialmente avrebbe destinato alle loro spese legali il pagamento perla realizzazione del video. Invece, il verdetto del processo non ha rispettato le attese, e Amanda e Raffaele, come ormai è noto, sono stati assolti con formula piena “per non aver commesso il fatto”. La sentenza della Cassazione ribaltò  completamente ribaltato il verdetto di quella precedente di primo grado, che aveva previsto pene di 25 e 26 anni per gli “ex imputati”. Fu riconosciuta sola la calunnia della Knox ai danni di Patrick Lumumba.

Ora, purtroppo, visto l’esito del processo, l’oneroso esborso per la realizzazione del video va a gravare sulle già dissestate casse dello Stato, che dovrà pagare alla società di Todi la somma record di 182.784 euro.

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