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Tav, aggredito operatore del Tg3

Tav, aggredito operatore del Tg3

Continuano le tensioni tra giornalisti e manifestanti No Tav. Dopo gli operatori di Corriere Tv, è stato aggredito un videoreporter del Tg3, in Valsusa. Il giornalista è stato avvicinato da un attivista, che ha provato a impedirgli di filmare. L’operatore della Rai è stato spinto ed è caduto a terra. Ha riportato un frattura al polso.

Nonostante le proteste in molte parti d’Italia, il governo non ha nessuna intenzione di cambiare idea sul Tav. La linea Torino-Lione verrà fatta – dice compatto il mondo politico – con o senza il consenso delle popolazioni interessate. L’esecutivo, al pari di quelli (di centrodestra e di centrosinistra) che lo hanno preceduto, ritiene l’opera assolutamente prioritaria per lo sviluppo economico del paese. I dati di traffico, in verità, dicono che le linee che collegano Piemonte e Francia sono sottoutilizzate. Potrebbero sopportare un passaggio di mezzi ben 8 volte superiore a quello attuale. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che il traffico in quella zona è in netto calo e che le previsioni fatte decenni addietro, dunque, non sono più valide.

Ben 360 fra tecnici, ricercatori e professori universitari si sono spinti a inviare una lettera a Mario Monti. Nella missiva chiedono di essere ricevuti dal presidente del consiglio per spiegare “le ragioni che rendono il progetto privo di benefici e purtroppo ricco di costi a carico dell’intera economia nazionale”. L’appello è rimasto sin qui inascoltato.

La politica è assolutamente compatta nel portare avanti l’opera e prove di dialogo vero e proprio, con la popolazione, non ve ne sono. Intanto oggi pomeriggio è in programma a Palazzo Chigi un incontro con il premier Mario Monti, il Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il Ministro dello Sviluppo Economico, Trasporti e Infrastrutture Corrado Passera , il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il Commissario straordinario di governo Mario Virano.

Un aggiornamento positivo, infine, sulle condizioni di Luca Abbà. Il giovane agricoltore, salito sul traliccio dell’alta tensione e caduto da 15 metri, è ricoverato al Cto di Torino. La compagna dell’attivista No Tav, ieri, in diretta televisiva, ha detto che le sue condizioni sono in miglioramento e a breve sarà sciolta la prognosi.

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