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Stupro shock a L’Aquila, svolta: quattro indagati tra cui una ragazza

Stupro shock a L’Aquila, svolta: quattro indagati tra cui una ragazza

È arrivata ad una svolta l’indagine sullo stupro avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa a L’Aquila ai danni della giovane studentessa di Tivoli, avvenuto all’uscita della discoteca Guernica a Pizzoli, nell’aquilano. Difatti, gli inquirenti ormai sembrano indirizzati verso la possibilità che si sia tratta di “una pratica sessuale estrema”, quindi uno stupro, per il quale ora sembrerebbero sospettati e indagati 4 giovani.

Sulle indagini gli inquirenti mantengono ancora Io stretto riserbo visto che la giovane ancora deve sporgere la sua denuncia, visto che ancora non he recuperato né fisicamente né psicologicamente. Le indagini infatti sono partite solo grazie al fatto che è stata la madre che ha presentato la denuncia per le violenze subite dalla figlia.

Comunque i presunti colpevoli dello stupro sono per l’appunto quattro: 3 militari, di cui 2 campani ed un aquilano, appartenenti al 33esimo reggimento artiglieria Acqui ed anche una ragazza, che dovrebbe essere la compagna di uno di loro. Secondo quanto è trapelato, i giovani sarebbero stati bloccati proprio quella notte dai buttafuori e dal gestore della discoteca, mentre cercavano di allontanarsi dal parcheggio. Uno di loro soprattutto al momento è il maggiore indiziato, visto che nel momento in cui sono stati fermati aveva la camicia ed una mano sporca di sangue. Il giovane, che è uno dei due campani, originario di Avellino, è stato anche già interrogato dagli inquirenti. A questi inizialmente  avrebbe negato il tutto, ma in un secondo momento ha invece ammesso di aver avuto rapporti sessuali con la giovane, ma ha precisato che si trattava di un rapporto consenziente.

Inoltre, sempre riguardo i primi interrogatori effettuati, secondo alcune indiscrezioni, risulterebbero esserci alcune incongruenze nelle deposizioni dei quattro, discordanze che ovviamente stanno interessando non poco chi sta gestendo il caso.

Comunque, i giovani sono stati tutti iscritti a vario titolo nel registro degli indagati del pm David Mancini. Al momento, le analisi del sangue effettuate sulla giovane al momento del ricovero in ospedale hanno evidenziato un tasso alcolemico  “rilevante”, elemento che apre quindi altre ipotesi per l’accaduto.

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