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Scientology condannata: “È un’associazione a delinquere”

Scientology condannata: “È un’associazione a delinquere”

Una sentenza storica. Scientology, la popolare organizzazione che si definisce come “filosofia religiosa applicata”, e che è addirittura riconosciuta come una vera e propria religione negli Stati unitie in altri paesi europei, è stata condannata per associazione a delinquere. La decisione ha riguardato le principali strutture francesi dell’organizzazione.

Infatti la corte di appello di Parigi ha condannato oggi per truffa e associazione a delinquere le due principali strutture francesi di Scientology, e cioè il Celebrity Centre e la libreria Sel, con una pena pecuniaria di 600 mila euro. E’ comunque stata confermata  la sentenza precedentemente emessa. La multa sarà così ripartita tra le due strutture, 400 mila euro per il Centre, e i restati 200 mila verranno pagati dalla libreria Sel.

L’accusa nei confronti di Scientology è quella di aver truffato i suoi adepti, sottraendogli un’importante quantità di soldi. Inoltre sono stati condannati anche 5 dipendenti a “pene che vanno da 10mila euro e due anni di prigione fino anche a 30mila euro di ammenda”. 

L’indagine era iniziata grazie alla denuncia di un “ex-adepta” nel dicembre 1998. Questa la sua versione dei fatti: “Nel maggio dello scorso anno, dopo aver accettato di rispondere ai test della chiesa di Scientology, avevo sborsato 140mila franchi (21300 euro) per libri, corsi di apprendimento o di ricostruzione vitale, come anche per pacchetti di purificazione”.

Questo invece è l’entusiastico commento di Olivier Morice, presidente dell’ Unadfi, l’associazione che lotta contro le derive settarie: “E’ la prima volta in Francia che Scientology è condannata come persona giuridica per truffa in associazione a delinquere. Penso che altre decisioni del genere non potranno che arrivare, nei confronti di Scientology: potremmo vedere sentenze di interdizione, o addirittura di scioglimento. Alla base della decisione, la corte ha ritenuto essere provato il fatto che gli imputati hanno profittato della vulnerabilità di vecchi adepti per sottrarre forti somme di denaro”.

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