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Marco Travaglio contro il popolo del web: “È una bella m***a”

Marco Travaglio contro il popolo del web: “È una bella m***a”

Come già aveva fatto anche Michele Serra, attaccando il popolo del web che, dopo l’ascesa politica del Movimento 5 Stelle partecipa fervente al dibattito politico, fornendo (a suo dire)“informazione di qualità infima”, tocca adesso tocca a Marco Travaglio.

Il giornalista sul suo blog su Il Fatto Quotidiano si è anch’egli precipitato a dare una definizione non certo benevola del popolo del web, in un climax che raggiunge il top nel finale del suo intervento:

Mi scuso con le tante persone sensate e raziocinanti che leggono e commentano, anche perché rischiano di essere ormai sopraffatte e silenziate da chi, profittando dell’anonimato e dell’alto numero di frequentatori della pagina e del blog, vomita scemenze in libertà (ma, prima di scriverle, vi leggete?). Credo che il solo sistema per riportare un po’ di luce in questo manicomio sia di isolare i dementi e i disturbatori, evitando di rispondere ai loro messaggi e lasciandoli cuocere nel loro brodo, fino a esaurimento. Vediamo chi si stufa prima. Perché, parafrasando un celebre titolo di “Cuore” sul mitico “uomo della strada”, è ora di riconoscere che molte volte anche il mitico “popolo del web” è una bella merda.

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