Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Alkvillage, internet libero in italia non attacca perché i politici sono vecchi

Alkvillage, internet libero in italia non attacca perché i politici sono vecchi

L’iniziativa è ormai partita da anni ed è diffusissima, specialmente perché conosce bene il mezzo di comunicazione più efficace del momento: internet. Alkvillage è un progetto che vuole affermare un web libero da leggi e censure, uno spazio di libertà come quelli sognati nelle più belle utopie dei filosofi, ma che sussista online proprio per l’impossibilità di farlo nella vita reale. Peccato che in Italia non faccia proseliti, direte che è perché in Italia non ci sono fan di un internet libero? Non è così, la colpa sarebbe della politica, che nel BelPaese sarebbe troppo vecchia ed incapace di comprendere le problematiche relative al Worl Wide Web.

Sono ormai 50 i paesi nel mondo dove sono i partiti pirata per l’affermazione di Internet libero. Anche in Italia esiste dal 2008 il partito pirata e sta avanzando ma l’Italia è un caso speciale perchè il rapporto tra media e politici è simbiotico, e i vecchi politici non capiscono il movimento“. Questa l’impietosa, ma purtroppo veritiera, analisi che ha fatto a Trento Rick Falkvinge, fondatore del partito pirata svedese, anticipano parte del suo intervento, con cui parlerà all’Internet Governance Forum 2011.

Al di la di Berlusconi, che possiede addirittura tre reti televisive d’importanza nazionale, è un’abitudine fin troppo semplice da osservare quella dei nostri politici, che con un protagonismo incredibilmente malcelato fanno a gara per apparire in talk, dibattiti e perfino in programmi che nulla centrano con la politica.

Il vero problema però rimane quello della mentalità, mentre in america il governo vara progetti da miliardi di dollari per assicurarsi che i suoi cittadini accedano al computer ed a internet, in Italia si pensa che la Banda Larga sia qualcosa di secondario, di non necessario allo sviluppo di un paese avanzato. Questo modo di fare, se non cambierà velocemente, rischia di far precipitare il paese indietro nella corsa allo sviluppo, non bisogna dimenticare che i colossi asiatici, India e Cina, sono ancora indietro rispetto all’Italia, ma sarà solo questione di tempo prima che raggiungano e superino anche in questo.

Lascia un commento