Il gup di Pesaro Maurizio Di Palma ha condannato con rito abbreviato a venti anni di reclusione Luca Varani, avvocato di 37 anni ritenuto il mandante dell’agguato con l’acido ai danni della sua ex fidanzata Lucia Annibali, che è stato riconosciuto colpevole di lesioni gravissime, tentato omicidio e stalking, mentre gli esecutori materiali, Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, entrambi albanesi, sono stati condannati a quattordici anni per lesioni gravissime e violazione di domicilio. La sentenza è stata accolta dalle persone presenti in tribunale con un applauso. Sono state accolte quasi interamente le istanze del pm Monica Garulli, che aveva chiesto venti anni per Varani e diciotto per i due albanesi.
Lucia Annibali, avvocatessa di 36 anni originaria di Urbino, era stata aggredita il 16 aprile 2013 nella sua casa di Pesaro: lei aprì la porta e qualcuno le gettò addosso l’acido, che le corrose il viso. Per l’accusa, sarebbe stato l’ex fidanzato, contrario alla fine della relazione, ad organizzare l’agguato, incaricando due complici di compiere il tutto. Dalle indagini era inoltre emerso che l’uomo, che aveva cercato di usare come alibi una partita di calcio cui aveva partecipato la sera dell’aggressione, aveva fatto uso di cocaina nei sette mesi antecedenti al fatto.
La donna, il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, era stata insignita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo coraggio nello schierarsi contro la violenza di genere e il femminicidio, e l’8 marzo era stata ricevuta al Quirinale dal capo dello Stato. La Annibali, che dovrà presto sottoporsi ad un nuovo intervento per la ricostruzione dei lineamenti, ha commentato la sentenza dicendo, in conferenza stampa: “Sono contenta perchè penso che sia giusta questa sentenza e sono contenta per la mia famiglia. Rimane comunque una vicenda molto triste. Il mio incubo in realtà è finito un anno fa, ora vado avanti per la mia strada: è paradossale, ma di lì ho ripreso le redini della mia vita”.
La donna è stata accolta fuori dall’aula da un applauso; erano presenti molte persone, fra cui le donne dell’Udi (Unione donne italiane) di Pesaro-Urbino che hanno seguito tutta la vicenda. Gli avvocati di Varani, che hanno annunciato che faranno ricorso in appello, sono stati invece apostrofati al grido di “Vergogna, vergogna...” Il legale della Annibali ha commentato invece la sentenza dicendo: “E’ stata data una pena mai vista nel nostro sistema. Comunque andremo ad Ancona e poi a Roma. Gli avvocati della difesa devono vergognarsi”.
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