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Elezioni amministrative, boom del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo

Elezioni amministrative, boom del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo

Arrivano le proiezioni ed i primi risultati parziali delle elezioni amministrative – alcune sezioni sono già state scrutinate per intero, mentre altre sono ancora da confermare – ed è boom per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che ha ottenuto dei risultati sorprendenti. A Parma, il candidato Federico Pizzarotti è andato al 19,4%, arrivando addirittura al ballottaggio; a Comacchio – in provincia di Ferrara – il Movimento 5 Stelle è arrivato al 30%, diventando il primo partito; a San Giovanni Lupatoto – in provincia di Verona – è andato al 20%; a Genova, il candidato Paolo Putti è vicino al 15%; a Saonara – in provincia di Padova – un secondo posto con il 18,16%; a Pistoia, l’8% ed anche a Verona, L’Aquila, Palermo ed in altre città d’Italia si vola. La vera notizia è la vittoria a Sarego – comune di 6.500 abitanti in provincia di Vicenza – dove Roberto Castiglion è diventato il primo Sindaco a 5 Stelle con il 59,8% delle preferenze. Così Beppe Grillo parla della prima “Terza Repubblica“, dichiarando: “Non siamo anti-politica, siamo una nuova forza politica“.

Le motivazioni del successo del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sono semplici e sono proprio 5: acqua pubblica, trasporti, connettività, sviluppo ed ambiente. E così i ragazzi del Movimento scrivono ovunque sul web: “Il Terzo Polo siamo noi“, “Adesso vogliamo più attenzione da parte di tutti, partiti e mass media“, “Che soddisfazione: tutto il nostro lavoro finalmente porta i suoi frutti“, “Dobbiamo continuare così, ripulire tutto il marcio che ci circonda“, “Ci avviamo a diventare la seconda forza politica in Italia e non ci fermerà più nessuno“. Così i ragazzi gioiscono di una campagna elettorale condotta “nel nome della verità, dicendo da subito come stanno le cose e quali sono i rischi che corriamo se la politica italiana non cambia“. Risultati che fanno prendere una bella rivincita – soprattutto, in vista delle politiche del 2013 – contro chi accusa il Movimento 5 Stelle di fare anti-politica o contro chi non gli ha mai dato molta visibilità. Beppe Grillo ha sempre sostenuto che il Movimento è un virus, perché cresce sempre di più e raccoglie sempre più consensi, come quello di Mina che, proprio ieri, ha pubblicato una lettera sul blog di Grillo, definendolo “il colpo finale, la mazzata che ammutolisce la sala della televisione. Incontrollabile, sottovalutato, diverso, è adesso minaccioso veramente“. Sulla pagina di Facebook e su quella di Twitter, intanto, vengono seguiti gli aggiornamenti sui risultati del Movimento in maniera costante e con quasi tutte le percentuali a due cifre.

A Palermo, il PDL è andato male ed il probabile ballottaggio sarà fra OrlandoItalia dei Valorial 46,6% e FerrandelliCentrosinistraal 20,71%, mentre Riccardo Nuti del Movimento 5 Stelle è al 5,3%: “Siamo soddisfatti. Registriamo una buona affermazione, vedremo nelle prossime ore le percentuali dei voti di lista. I dati in nostro possesso, però, ci danno al 5,3%, un risultato in linea con il boom a livello nazionale“, ha dichiarato Nuti.

A Genova, DoriaCentrosinistra – è in testa con il 49%, Putti del Movimento 5 Stelle al 13,9% e MussoTerzo Poloal 14,6%. A Verona, al primo posto c’è TosiLega – con il 57,4%, BertuccoCentrosinistraal 22,7% e Benciolini del Movimento 5 Stelle al 9,3%. A Parma, Pizzarotti del Movimento 5 Stelle va al ballottaggio a sorpresa con il 19,4%, mentre BernazzoliCentrosinistra – è al 39,3% ed UbaldiCentro – è al 16,2%. A L’Aquila, CialenteCentrosinistra – è al 39,9%, seguito da De MatteisCentroal 30,1%. A Taranto, StefànoCentrosinistra – è al 51,8%, seguito da CitoDestraal 18,6%. A Lecce, PerroneCentrodestra – è al 61,4%, CaponeCentrosinistraal 28% e Buccarella del Movimento 5 Stelle al 4,8%. A Cuneo, BorgnaCentro – è al 36,8%, seguito da GarelliCentrosinistraal 29,2%, SacchettoLega Nordall’11,3% ed Isoardi del Movimento 5 Stelle all’8,6%.

L’affluenza alle urne definitiva è stata del 66,9%, in calo rispetto alle precedenti amministrative che avevano raggiunto il 73,7%. I primi dati hanno messo in evidenza la sconfitta sonora del PDL, mentre il PD ha tenuto un po’ meglio ed il Movimento 5 Stelle è stata la vera sorpresa di queste amministrative.

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