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Treviso, locale di lap dance diventa covo di messe nere e riti satanici

Treviso, locale di lap dance diventa covo di messe nere e riti satanici

Scritte sui muri dal significato incomprensibile, bicchieri allineati, lumini sistemati in cerchio, piccoli rami disposti a ventaglio. Questo è lo scenario che si presenta in questi giorni nel centro di Preganziol, un comune in provincia di Treviso, in un locale che non fino a molto tempo fa era conosciuto come la discoteca “Mille Lire”.
Gli indizi conducono a pensare che la vecchia discoteca (oggi trasferita nell’area commerciale Iperlando di viale Europa), un tempo arredata in puro stile americano e destinata a fornire spettacoli di lap-dance, oggi sia diventata covo per messe nere e riti satanici. Indiscutibile è lo stato di degrado e abbandono in cui versa lo stabile, che aspetta di essere abbattuto per lasciare il posto ad una nuova struttura che dovrebbe avere una destinazione residenziale direzionale. Tuttavia, gli accordi circa il piano di recupero urbanistico tra l’amministrazione e la proprietà sono ancora in via di definizione, e in questa situazione di incertezza se ne approfittano gruppi di giovani che sovente prendono d’assalto il locale per entrarvi abusivamente dal retro e concedersi qualche serata trasgressiva, all’insegna di alcool e droga.

Condivisibili le preoccupazioni degli abitanti della zona che, insospettiti dal via vai di ragazzi, hanno piu’ volte invocato l’intervento della polizia locale. A queste si aggiungono anche quelle dell‘assessore alla sicurezza Flaviano Torresan che si sta mobilitando per risolvere la situazione ed ha, infatti, intimato per l’ennesima volta alla proprietà (una società di Meolo) l’eliminazione del prefabbricato, e con essa anche la cessazione, di conseguenza, di comportamenti sconvenienti da parte di ragazzi sbandati e facinorosi.

Inoltre, aggiunge di non avere una conoscenza diretta sui possibili rituali di tipo esoterico di cui si parla, ma sicuramente ribadisce il suo impegno, insieme all’amministrazione, per garantire la sicurezza della struttura e per evitare che lo stabile sia ancora preso di mira da compagnie poco raccomandabili.

 

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