Le conseguenze del terremoto che nelle ultime ore ha colpito ampie aree del nord d’Italia e in particolare l’Emilia Romagna, sono devastanti. Lo sottolinea la Coldiretti che ha stimato in 200 milioni di euro i danni causati dal sisma nelle zone rurali. Oltre ai crolli e gli edifici lesionati, i danni ai macchinari e gli animali morti o imprigionati sotto le macerie, sono andate compromesse oltre 400 mila forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano cadute a terra per il crollo delle “scalere” le ampie scaffalature di stagionatura dove erano riposte.
Per il Parmigiano ingenti danni si registrano nei magazzini delle aziende Albalat di Albareto e La Cappelletta di S. Posidonio, entrambe in provincia di Modena, e dell’azienda Caretti a San Giovanni in Persiceto (Bologna) ma i danni sono evidenti anche per le forme di Grana presenti nei magazzini del mantovano. Ad essere colpite sono soprattutto le forme fresche (sei mesi di stagionatura) ormai irrimediabilmente danneggiate ma le conseguenze, sottolinea la Coldiretti, sono aggravate anche dalla difficile individuazione di nuove strutture per la stagionatura delle forme rimaste integre.