Un quadro desolante, quello descritto dall’ultimo rapporto dall’osservatorio Cerved riguardo il numero dei fallimenti, in sostanziale aumento su quasi tutto il territorio nazionale. In particolare l’accento viene posto raffrontando il primo trimestre del 2012 con quello relativo allo scorso anno. Se ne deduce un aumento del 4,2% rispetto ad un anno fa con oltre 3000 procedure di fallimento in corso. Una tendenza inarrestabile ormai dal 2008, con i dati che non hanno mai indicato un’inversione di tendenza.
A risentirne in particolare il settore dell’edilizia con un più 8,4% rispetto al 2011, il terziario (+4,1%) e quello industriale dove il numero di fallimenti ogni diecimila imprese si è attestato al 9,8% rispetto al 5,5% dell’intero settore economico. Qui è possibile rilevare una timida ripresa con un calo dei fallimenti del 7,2% rispetto al 2011.