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Roberto Formigoni

Formigoni azzera la giunta ma non si dimette

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, al termine di una lunga giornata, ha dichiarato: “Ci sono sempre io, non mi dimetto. Ci sarà una forte riduzione dei numeri della giunta e un rimpasto“. Formigoni oggi aveva incontrato nella sede romana del Pdl il segretario Angelino Alfano e il segretario leghista Roberto Maroni. Arrivando al vertice, il governatore lombardo aveva annunciato ai cronisti un “gesto forte” dopo l’ultimo scandalo esploso in Regione ieri. Parlando delle sue eventuali dimissioni, però, ha voluto chiarire, affermando: “Io non ho fatto nessun errore. La mia Regione è l’unica che ha i conti in ordine”. La stessa Lega chiede le dimissioni di Formigoni, che, dopo le dimissioni presentate dagli assessori leghisti alla giunta regionale lombarda, paventa la possibilità che possano esserci ripercussioni anche in Piemonte e in Veneto, perchè, ha affermato, “le tre giunte sono figlie dello stesso accordo politico“.
Il segretario del Pdl Angelino Alfano, ai microfoni di “Radio anch’io”, ha preso le difese del governatore lombardo, affermando: “Lavoriamo per evitare che cada la Regione Lombardia. Il presidente Formigoni farà cose talmente forti da rimettere in moto la Regione Lombardia. Penso che il presidente Formigoni debba azzerare tutto e ricominciare da capo, dare un segnale di cesura”.Riguardo alla possibilità che la caduta del governo lombardo possa avere ripercussioni sulle giunte regionali piemontesi e venete, Alfano ha poi affermato: “Non è una minaccia, è un patto politico assunto alle elezioni regionali” con la Lega.

Angelino Alfano con Silvio Berlusconi

Alfano: “Berlusconi pronto a non ricandidarsi”

Il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo stasera alla presentazione di un libro di Federico Adornato, ha fatto un annuncio che potrebbe preludere a molti cambiamenti di scenario in vista delle prossime elezioni politiche. “Per unire il centrodestra, Silvio Berlusconi è pronto a non ricandidarsi. Per non consegnare l’Italia alla sinistra occorre un gesto di visione e generosità degli altri protagonisti del centrodestra” ha affermato. Alfano ha rivolto anche un appello al leader dell’Udc Pierferdinando Casini: “Tu hai il diritto e il dovere di impegnarti per ricomporre l’area moderata, questa è la sfida. Mi auguro che le nostre strade possano unirsi nuovamente“. Casini, per adesso, sembra poco disponibile a raccogliere la sfida: “Mi auguro che i fatti dimostrino che quel che ha detto Alfano sia vero, ma gli italiani sono abituati alle giravolte di Berlusconi” ha affermato.
Nel Pdl, invece, le reazioni all’annuncio del segretario sono generalmente positive. Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno, si tratta di “una notizia importante che riapre i giochi nel centrodestra“. Soddisfatto anche l’ex ministro Franco Frattini, per il quale l’annuncio di Alfano è “il primo mattone della costruzione della casa dei moderati“, e che ritiene necessario “l’impegno politico e morale di Pier Ferdinando Casini e di tutti i moderati italiani per realizzare una vera alternativa ispirata al popolarismo europeo, fondata su valori e programmi”.

Renata Polverini

Pdl Lazio, Battistoni si dimette mentre le indagini si estendono

Continua l’inchiesta per lo scandalo dei fondi Pdl alla Regione Lazio che vede come primo imputato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Oggi in mattinata si è dimesso anche il neocapogruppo Francesco Battistoni, come chiesto dalla presidente Polverini. Battistoni avrebbe rimesso l’incarico in seguito ad un faccia a faccia con il segretario Pdl Angelino Alfano, che avrebbe commentato: “Si è dimesso da capogruppo non già perchè indagato o sfiduciato politicamente, ma per un suo gesto di grande responsabilità nei confronti delle istituzioni e del Pdl che non possiamo che apprezzare”.
Per l’avvicendamento a capogruppo Pdl alla regione si fa il nome di Antonio Cicchetti o Chiara Colosimo. Intanto, nell’interrogatorio di ieri, Fiorito avrebbe parlato di un accordo di ripartizione dei fondi tra i tutti i gruppi del consiglio regionale in base alla loro consistenza politica per il quale venivano assegnati 100 mila euro all’anno ad ogni consigliere per l’attività politica, e un accordo interno al Pdl che raddoppiava o triplicava tale cifra a seconda degli incarichi ricoperti. Fiorito avrebbe prima detto che “la presidente Polverini non poteva non sapere“, salvo poi smentire tale affermazione ai microfoni di Sky.

Renata Polverini

Polverini: “Chiedo scusa, cambiare o si va a casa”

La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha aperto oggi pomeriggio la seduta straordinaria del Consiglio regionale convocata in seguito allo scandalo dei fondi Pdl emerso pochi giorni fa, e ha voluto subito fare una sorta di mea culpa, chiedendo scusa “a tutti, ai cittadini del Lazio, alla politica onesta, alle istituzioni, alle altre regioni, alle famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, agli operai della Fiat, ai media e alla mia famiglia.” La Polverini aveva esordito dicendo: “Quello che è accaduto alla Regione Lazio è una catastrofe paragonabile all’alluvione di Firenze”.
La governatrice del Lazio ha minacciato di dimettersi, e ha fatto presente ai suoi: “Se non c’è alternativa ce ne andiamo tutti a casa: facciamo durare questo consigllio fino a che serve, o usciremo da qui tutti da ex. Se la sfida che oggi lancio verrà accolta andremo avanti altri due anni e mezzo, altrimenti ci saluteremo stasera“. La presidente della Regione Lazio ha inoltre presentato un pacchetto di tagli dei costi che fa leva su fari punti, tra i quali il taglio delle commissioni consiliari, degli assessori, delle auto blu e l’azzeramento delle somme per i gruppi consiliari.  In serata, la maggioranza si è compattata e ha approvato, con 41 voti a favore, 26 astenuti e tre assenti, la mozione della governatrice, che prevede entro il 2013 una riduzione delle spese dagli attuali 98 milioni di euro a 70 milioni.

Berlusconi: “Ricandidarmi? Dipende dalla legge elettorale”

L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, arrivando a Venezia per imbarcarsi sulla nave Mcs-Divina per la crociera con i lettori del Giornale, accenna per un attimo alle sue intenzioni politiche: una nuova candidatura al governo dipenderà “dalle condizioni che si verificheranno, da quale sarà la legge elettorale.”ha affermato. E ha aggiunto: “E’ necessario dare al Paese una guida che sia effettivamente tale, che possa intervenire per rendere, attraverso il cambiamento della Costituzione, governabile il Paese, e che non prosegua questa politica che ci porta irreversibilmente verso la recessione“. Berlusconi ha parlato di quella attuale come di una fase “molto confusa e frazionata“, quindi, ha aggiunto, “stiamo guardando al suo sviluppo“.
L’ex premier è apparso in forma e sorridente ai giornalisti che lo attendevano all’aereoporto “Marco Polo” di Tessera, da dove poi ha raggiunto Venezia per imbarcarsi. A parte le poche parole di oggi, però, era da diversi mesi che Berlusconi evitava di apparire e di parlare in pubblico, al punto da aver disertato ieri la festa di “Atreju”, dei giovani del Pdl, scusandosi poi con una citazione “biblica” sulla sua pagina Facebook: “Sta scritto nella Bibbia che c’è un tempo per parlare e un tempo e per riflettere. Forse oggi, di fronte a tanta confusione, è meglio riflettere” aveva scritto.

Presidente della Regione Lazio Renata Polverini

Caso Fiorito, Finanza alla Regione Lazio

Questa mattina il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza si è recato nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, in cerca di documentazioni riguardanti l’inchiesta aperta dalla Procura sulla gestione dei fondi del Pdl che vede indagato l’ex capogruppo Franco Fiorito. Dalle prime indagini erano emersi bonifici di spese ingenti, acquisto di auto e vacanze in resort. Gli investigatori hanno intanto sentito come persona informata sui fatti il successore di Fiorito, Franco Battistoni. Fiorito si è autosospeso dal partito, come ha fatto sapere il segretario del Pdl Angelino Alfano al termine di una riunione nella sede nazionale del Pdl iniziata ieri mattina, protrattasi per tutta la giornata e poi riaggiornata a questa mattina. E’ stata perquisita anche la casa dell’ex capogruppo, che ha nominato suo legale l’avvocato Carlo Taormina.
Sembra che, in realtà, vi sia uno scontro in atto tra Fiorito e il suo successore Battistoni, e che Fiorito abbia già preparato una sorta di contro-dossier sulle spese dei singoli consiglieri regionali del gruppo. Si teme comunque che la questione sfugga di mano e che si trasformi in un terremoto politico per il Pdl alla Regione Lazio. Ora della vicenda se ne dovrebbe occupare direttamente il segretario Angelino Alfano. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini, comunque, ieri sera aveva abbandonato la riunione poco prima delle nove, visibilmente contrariata: “Occorre fare al più presto pulizia, sono pronta a rompere” avrebbe detto.

Governo Monti, intesa con Pd e Pdl su giustizia e lavoro

Si è tenuto finalmente ieri il tanto atteso vertice di maggioranza, dopo che la scorsa settimana era saltato per il polemico diniego del segretario Pdl Angelino Alfano, e l’esito della lunga riunione a quattro tra il premier Mario Monti, il già citato Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, sembra aver dato alcuni frutti. È stata infatti annunciata un intesa su alcuni dei punti nodali del programma di governo, ovvero il lavoro e la giustizia, mentre ancora molto lontane appaiono le posizioni dei partiti principali che sostengono l’esecutivo sul rinnovo dei vertici Rai.

Il futuro di viale Mazzini vede ancora ferme sulle proprie posizioni il Pdl, che vorrebbe procedere alle nomine in base all’attuale legge Gasparri, e il Pd che invece chiede un cambiamento della legge che regolamenta la governance della televisione pubblica. Nonostante la fase di stallo sulla Rai, il Presidente del Consiglio Mario Monti non ha nascosto la propria soddisfazione per i passi avanti compiuti sugli altri punti in agenda.