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Ricattava una donna con video hard: denunciato 24enne

Ricattava una donna con video hard: denunciato 24enne

Al termine di una lunga ed articolata vicenda condotta dalla polizia postale di Piacenza, un ragazzo di 24 anni di Savona che agiva per mezzo di chat online. Vittima di questa situazione è stata una donna di 39 anni, piacentina, che aveva conosciuto il giovane, del quale ignorava la vera identità, sulla chat di Messenger. Grazie alle indagini, si è scoperto che il giovane aveva due profili, apparentemente appartenenti a persone diverse, ma in realtà riconducibili al medesimo giovane.

La donna, che era stata convinta a girare un video hard di 15 minuti grazie alla sua webcam, si è trovata poi ricattata dal giovane che aveva registrato il filmino e che minacciava di diffonderlo via internet o di proporlo ad amici e contatti della donna in cambio di denaro, cosa questa che, come riportato da Piacenzasera, aveva già iniziato a fare. Il 24enne le aveva detto: “È  inutile che ti rivolgi alla polizia – le scriveva in chat – non potranno mai rimuovere il video se non sanno dove è stato caricato”.

La donna, però, non si è lasciata intimorire e ha deciso di denunciare l’accaduto. Sono così scattate le indagini che non si è rivelata affatto semplice date le modalità con le quali l’uomo aveva agito. Gli accertamenti sono stati condotti anche grazie ad informazioni acquisite tramite Microsoft, permettendo così di risalire alla persona che si nascondeva dietro i due account.

Il 24enne è stato denunciato per violenza privata, minacce ed interferenze illecite nella vita privata. Dall’inizio dell’anno, i reati telematici sono sempre più frequenti. “Sono già 54 solamente dall’inizio dell’anno le persone denunciate dalla polizia postale”, ha sottolineato Michele Ercini, Comandante della Sezione Polizia Postale delle Comunicazioni di Piacenza, che ha anche voluto mettere in guardia gli internauti su un particolare virus informatico, il cosiddetto “Ransomware“, ovvero un malware che causa il blocco del computer facendo comparire una schermata, con il logo delle forze dell’ordine e che induce a scaricare contenuti illegali e vien chiesto il pagamento di una multa, da eseguirsi in via elettronica, per evitare ripercussioni penali e ottenere lo sblocco del pc.

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