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Lega, il voto è l’unica alternativa

Lega, il voto è l’unica alternativa

No al rimpasto, sì alle elezioni: la parola torni agli italiani con il voto. 

A margine dell’incontro del premier Giuseppe Conte con Sergio Mattarella al Quirinale, arriva la nota del Carroccio che chiarisce  le parole di Matteo Salvini, leader della Lega e Ministro dell’Interno. 

L’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli italiani con nuove elezioni. C’è la consapevolezza e la presa d’atto che dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione. Mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo. 

Quindi no al rimpasto di governo, sì al voto anticipato. E adesso Conte potrebbe davvero tornare al Quirinale: nella giornata di ieri, dici la bocciatura al Senato della mozione Cinquestelle contro la Tav, erano tornati ad acuirsi i contrasti fra i due vicepremier. 

Nella nota diffusa la Lega però smentisce le indiscrezioni degli ultimi giorni secondo cui Salvini avrebbe chiesto le dimissioni del premier Giuseppe Conte o starebbe anche valutando l’ipotesi di ritirare la delegazione dei suoi ministri dal governo. Ma si parlerebbe di elezioni, addirittura per il 13 ottobre. Le indiscrezioni parlavano della richiesta della Lega del ritiro di tre ministri pentastellati, Tria, Trenta e Toninelli. 

Ma il Movimento sottolinea che chiunque volesse aprire una crisi di governo oggi “si assumerebbe la responsabilità di riportare in Italia un governo tecnico. Sarebbe folle”. 

I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti e questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi. Siamo andati al governo non per chiederle, ma per tagliarle. E lo abbiamo messo nero su bianco nel contratto, insieme alla Lega. 

Scrive su Facebook il leader M5s Luigi Di Maio.

 

E in serata Matteo Salvini ha ufficialmente aperto la crisi di governo.

Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettoriInutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di “Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni.

 

Scrive in una nota Matteo Salvini

 

 

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