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La Superleague è ancora viva. I top club ci riprovano.

La Superleague è ancora viva. I top club ci riprovano.

A neanche un anno dal polverone sollevato per ottenere la Super League, i grandi club provano a rilanciare il progetto. Real Madrid, Barcellona e Juventus non si arrendono.

superleague

A volte ritornano.

Dopo il flop dello scorso anno alcuni club (Juventus, Real Madrid e Barcellona, stanno lavorando ad un nuovo progetto di Super League. Male devono aver preso la non riuscita dello scorso anno tanto che sono pronte a riprovarci con un progetto nuovo che li renda, di fatto, liberi di creare una nuova manifestazione europea che non sia sotto il monopolio UEFA. Proprio lo scorso 3 marzo il Presidente Agnelli è intervenuto durante il Business of Football Summit del Financial Times, a Londra, per far comprendere, ancora una volta, la sua netta posizione sul tema Super League. Lo scorso anno la Super Lega nasceva come una sorta di competizione privata con un numero chiuso, che fosse una vera e propria alternativa alla Champions League. Si voleva perciò riunire i 20 migliori club europei. Di questi 20, 15 sarebbero entrati di diritto gli altri 5 invece scelte in base ai risultati della stagione. Chissà le scommesse calcio come si sarebbero riadattate a questo nuovo modulo e come le quote sarebbero variate di competizione in competizione considerando che i club sarebbero stati, per a gran parte, sempre gli stessi. I club che per primi aderirono lo scorso anno sono: Milan, Inter, Juventus (tra gli italiani), Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid (i club spagnoli) e Manchester United, Manchester City, Liverpool, Tottenham, Chelsea ed Arsenal (dall’Inghilterra).

Vecchio e nuovo a confronto.

La grande novità di quest’anno è che non è previsto nessun membro permanente ma una qualificazione dipendente dai risultati ottenuti nei vari campionati. Una regola che sembra essere più opportuna considerato che le classifiche, almeno nella maggior parte dei casi, sono come lo smart trading: in continuo cambiamento. Inoltre, poiché le leghe previste sono due, non si giocherà ad eliminazione ma a promozione e retrocessione, in modo tale che le ultime poi possano aderire alla Lega inferiore. Si pensa sempre a 20 club ma anche a ridurre il numero delle gare per fare in modo che non accavalli troppi match con gli altri calendari. Perez, Laporta ed Agnelli sembrano essere determinati, questa volta, ad ottenere quello che vogliono. I loro attacchi alla Uefa sono continui e durissimi. Per i DS il calcio continentale va ripensato e la Uefa continua a creare solo conflitti anche in virtù di alcuni stretti legami tra proprietari di club con Stati non membri. Un calcio, quello europeo, che necessita di riforme profonde secondo i DS ma che, a ben vedere con il nuovo progetto Super League, continua comunque ad ispirarsi a qualcosa che è già esistito. Infatti le nuove regole rimanderebbero, per struttura, al primo progetto (del 2004) della Champions League che prevedeva che i migliori 24 club sarebbero stati confermati anche nella stagione successiva a cui sarebbero state aggiunte altre 8 squadre qualificate dai campionati.

Conclusione

I Club continuano ad insistere nel voler creare una nuova competizione anche se l’affaire continua comunque a spaccare in due il mondo del calcio. Del resto non è mai stato facile conciliare il gusto e le esigenze di tutti, meno che mai ora sulla questione SuperLeague. Da un lato si schierano gli entourage dei club che la acclamano, dall’altro altri club ma anche tanti tifosi che sostengono che la redistribuzione dei ricavi debba rispettare un modello, in qualche modo, sostenibile a tutti i livelli senza favorire, nessuna élite o qualche club in particolare. Merito ed uguaglianza, sicuramente due valori importanti per il mondo del calcio. Si raggirerebbe così la possibilità che qualche club possa puntare a realizzare solo i propri interessi. Ad ogni livello è stato infatti ribadito che i tornei nazionali non devono tradursi in manifestazioni a corolla di altri match. La Uefa, tuttavia, è stata abbastanza chiara sul voler comunque escludere dalle sue competizioni, quei club che si affilieranno alla Super Lega. Non resta che cercare di capire come evolverà la situazione nei prossimi giorni e come reagiranno i supporters dei vari club europei a quella che potrebbe essere una ri-nascita del mondo del calcio.

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