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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: dati allarmanti in Italia

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: dati allarmanti in Italia

Oggi, 25 novembre 2011, ricorre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne  indetta dall’Assemblea generale della Nazioni Unite sin dal 1999.  Molte le iniziative e gli spunti di riflessione. In Italia i numeri sono davvero impressionanti, circa 7 milioni le donne vittime di violenza. Almeno una donna su tre, di età compresa fra i 16 e i 70 anni è stata oggetto di violenza da parte di un uomo e, nel 63% di questi casi, alle violenze hanno assistito anche i figli, per lo meno secondo i dati Istat.

Le donne che sono maggiormente oggetto di violenza sono quelle più giovani, di età compresa fra i 16 e i 24 anni e il dato peggiore sembrerebbe essere quello secondo il quale il 96% delle donne maltrattate non denuncia gli abusi nè tanto meno ne parla con qualcuno. Di solito autori delle aggressioni sono principalmente i partner, mentre ad essere carnefici delle violenze in famiglia sono principalmente gli zii. Di riflesso, la violenza subita dalle donne incide anche sui figli. Secondo, infatti, la ricerca “Daphne III Violenza sulle donne: il danno indiretto provocato sui bambini“, condotta dalla Facoltà di Scienze della formazione di Roma Tre, fa sì che i figli al di sotto dei 15 anni che hanno assistito alle violenze domestiche sulle loro madri, non sarebbero indotti, comprensibilmente, a volersi costruire una famiglia in futuro.

In occasione di questa giornata, così importante, l’Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa ha organizzato una serie di incontri con Shirin Ebadì, vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 2003 e prima donna musulmana a ottenere questo riconoscimento così prestigioso. Tre le iniziative più importanti: la presentazione del libro “Tre donne una sfida”, di Marisa Paolucci, che racconta la storia di tre donne straordinarie: Shirin Ebadì, Fatima Ahmede Malalai Joya donne provenienti da contesti territoriali e politici non certo tranquilli, come quello sudanese e afgano, ma nel quale sono comunque riuscite a farsi valere politicamente. La giornata, promossa dunque dall’Onu, nasce per ricordare le vittime della violenza, degli abusi, dello stalking e vorrebbe in qualche modo cercare di combattere il calo delle denunce da parte delle donne a fronte dell’aumento delle vittime.

Altra importante manifestazione oggi a Madrid, dove sarà premiato il vincitore fra 30 finalisti del concorso rivolto a giovani creativi europei aventi il compito di lanciare un messaggio molto forte  contro la violenza sulle donne.

Il cinema Anica di Roma ospiterà invece “Libere di essere” un dibattito importante sugli abusi di cui sono vittime le donne, a cui seguirà la proiezione di un cortometraggio di Giorgio Amato:  “The Stalker”, oltre alle foto della campagna contro la violenza sulle donne realizzata da Andrea Melcangi.

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