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Frigge un criceto in padella durante una festa: arrestato ragazzo di 20 anni

Frigge un criceto in padella durante una festa: arrestato ragazzo di 20 anni

Macabra storia quella che ci giunge dall’Inghilterra dove, a Peter Lane, nello York, un ragazzo di 20 anni è stato arrestato per aver fritto in padella un criceto, dopo aver perso il controllo, essendo ubriaco, nel corso di una festa. Giunte sul posto, le forze dell’ordine si sono mostrate alquanto inorridite per la raccapricciante scoperta. La polizia è stata chiamata dai vicini degli inquilini dell’appartamento, infastiditi dai fortissimi rumori provenienti dalla festa. L’apertura di un’eventuale indagine è ora subordinata al verificare se il criceto fosse morto prima di essere fritto, oppure dopo. Un’indagine congiunta è stata invece aperta dalla RSPCA, associazione che si preoccupa di prevenire la crudeltà sugli animali. Un portavoce dell’associazione ha riferito che il giovane avrebbe inferto delle inutili sofferenze ad un animale protetto. Nel frattempo il giovane è stato rilasciato su cauzione. Secondo quanto riferito dalla RSPCA nel Regno Unito un animale è vittima della crudeltà umana ogni 30 secondi. L’anno scorso i reclami all’associazione sono stati circa 159,686, permettendo 2.441 condanne grazie ad accuse private, proteggendo così indifesi animali da coloro che infrangono le leggi. Un caso su tutti. Quello di Paul Henri, 45 anni, condannato a 6 mesi di reclusione per aver cucinato un gatto nel forno a microonde, a Gainsborough, Lincolnshire.

Dopo aver interrogato il ragazzo, pare che i funzionari di Polizia abbiano saputo che il criceto apparteneva al coinquilino del 20enne, un ragazzo straniero che studia in città. Sembra che quest’ultimo sia rimasto sconvolto nell’apprendere quello che era successo. Denise Young, della  Blue Cross Blue Shield Association (BCBSA) ha dichiarato: “Si tratta di un terribile e tragico incidente sia per il povero criceto che per il proprietario del povero animale. Purtroppo noi della Blue Cross siamo soliti vedere animali maltrattati o deliberatamente malnutriti. Ci auguriamo che questo caso possa essere preso sul serio come merita da parte delle autorità competenti”. 

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