Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Donna vive per 12 anni rubando l’identità al fratello

Donna vive per 12 anni rubando l’identità al fratello

Una realtà che potrebbe offrire decisamente spunti per un’ottima finzione cinematografica. Siamo in Brianza, dove una donna, per ben 12 anni, ha usato l’identità del fratello. Negli ultimi 6 anni, G. A., di 37 anni, aveva anche trovato lavoro come operaio in un’azienda metalmeccanica della zona. Prima che l’usurpazione dell’identità dell’identità del fratello venisse finalmente a galla, la donna ha collezionato diversi reati: dalle minacce alle ingiurie, a decine di multe mai pagate.

L’imput che ha fatto scattare le indagini che hanno poi condotto alla verità è stata una denuncia presentata da un collega di lavoro della donna. Un anno fa, infatti, la 37enne ha avuto un battibecco in fabbrica con un collega, nel corso del quale volano parole grosse e minacce. La vittima decide così di sporgere denuncia ai carabinieri che con nome, cognome e indirizzo vanno a colpo sicuro. Ad essere però rintracciato dai militari è però il fratello della donna che, ormai da diversi anni, risiede in Puglia e che, quando gli viene notificata la denuncia, sembra davvero non sapere nulla dell’accaduto.

Presentandosi dinanzi al Giudice di Pace di Monza, il mistero sembra cominciare a svelarsi. I carabinieri guidati dal maresciallo Roberto Coco, al comando della caserma di Lissone, sono ormai certi che si tratti di uno scambio di persona, ma si imbattono nella realtà solo quando giungono a casa della donna. I militari immediatamente trovano documenti falsi che attestano il furto dell’identità di suo fratello, resa possibile anche dai suoi tratti fisici fortemente mascolini. Immediata è scattata la denuncia per usurpazione di identità. Le indagini sono all’inizio e sono volte a scoprire il perché la donna abbia voluto costruirsi per anni una vita parallela. Per ora la 37enne ancora non ha fornito alcuna spiegazione, mentre il Pubblico Ministero ha deciso di procedere con una perizia psichiatrica.

Colui che è rimasto maggiormente sorpreso dalla vicenda è stato prevedibilmente il fratello della donna, che negli ultimi sei anni si era anche ritrovato con il doppio dei contributi pensionistici versati senza saperne però assolutamente nulla.

Lascia un commento