Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Condono, nessuno lo vuole ma la bozza è pronta

Condono, nessuno lo vuole ma la bozza è pronta

Condono si? Condono no? Questa è la solfa che da mesi cantilena nelle alcove della maggioranza e se l’asse Bossi-Tremonti continua ad issare una muraglia contro quest’eventualità, c’è Romani che prepara la bozza per sfoderarla appena Scajola alza la testa per dire la sua.

Spesso l’opposizione accusa il governo di essere allo sbando per puro opportunismo politico, ma ora come ora sembra che sia l’unico termine per definire l’operato di una maggioranza in crisi che tenta gli ultimi singulti per evitare le elezioni anticipate. Prima la questione della legge elettorale, poi salta fuori che si può allargare la maggioranza a Casini se Berlusconi si fa da parte e adesso si rimette in mezzo questa antisociale idea del doppio condono, fiscale ed edilizio!

Tutti sono d’accordo che i soldi per un decreto Sviluppo si devono trovare da qualche parte e che l’idea di Tremonti di un decreto “a costo zero” sia un’utopia, ma va giudicata anche la situazione dei mercati. Con la mossa del condono si trasmette un messaggio per cui non vale la pena pagare le tasse (cosa che le pubblicità televisive invitano a fare continuamente negli ultimi tempi), quindi ulteriore sfiducia sull’Italia e sulla sua possibilità di crescita e… crollo!

Eppure Scajola insiste che lui non sta facendo questa levata di capo per staccarsi dal Pdl e farsi la sua fetta di politica come Fini, ma semplicemente di voler ricordare a Berlusconi la realtà in cui si trova il governo e che certe misure sono indispensabili e che farle senza i capitali necessari significa solo vendere aria fritta e peggiorare la situazione.

Si discute e si litiga quindi sul se e sul perchè invece di intervenire e mentre Matteoli, ministro delle infrastrutture, avrebbe già dovuto iniziare a stilare il provvedimento per lo sviluppo salta fuori che Paolo Romano ha invece lavorato coi suoi uffici per costruire una bozza per il doppio condono… Insomma, che un governo faccia la cosa giusta o sbagliata è un giudizio che va affidato alla storia, ma che almeno si decidesse a “fare” qualcosa!

Lascia un commento