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Benedetta Rossi citata dal The Times

Benedetta Rossi citata dal The Times

Questo è il genere video che non mi piace fare, ma ormai è arrivata l’ora di mettere dei paletti.
Non mi interessa se vengo presa in giro io per quello che faccio, per come lo faccio e per quello che rappresento.
Ormai dopo oltre un decennio sul web sono abituata, ma quello che mi dà tanto tanto fastidio è quando vengo presa come pretesto per offendere la mia community e intere categorie di persone. Persone normali che vengono derise e trattate come ignoranti solo perché alcuni che pretendono di innalzarsi a divulgatori onnipotenti, invece di fermarsi ad esprimere le proprie idee si lanciano in giudizi e categorizzazioni che, secondo me, sono al limite della discriminazione.
Non ho nulla in contrario su chi condivide le proprie conoscenze e sa spiegare tecniche migliori di quelle che utilizzo io, anzi sono la prima a mettermi ad ascoltare per imparare qualcosa, ma c’è modo e modo di farlo.
Ultimamente è arrivata la tendenza della “critica culinaria snob con offese incluse”, si tratta di articolisti in cerca di click facili e di creator in cerca di popolarità e views.
Sotto i loro post si accende sistematicamente un’arena fatta di commenti pieni di insulti, diffamazioni e offese senza nessun controllo, verso tutto e tutti, branchi di adulti che si fomentano a vicenda, insomma un ambiente tossico, squallido e disgustoso.
Forse è ora di smetterla!
Scusatemi tanto per lo sfogo…ma quanno ce vó ce vó FONTE POST INSTAGRAM

Il lungo sfogo di Benedetta Rossi, la nota cuoca social che ha avuto successo anche in tv, è stato un evento talmente clamoroso da aver raggiunto le prestigiose pagine del Times, quotidiano di un certo livello distribuito nel Regno Unito. Difficile da credere ma vi basta visitare questo link per averne la certezza, anche la stessa insieme al marito hanno pubblicato una risposta divertente dove Marco Gentili ironizza la questione con un aneddoto: immaginate un lord bancario intento a degustare il suo té con latte mentre sfoglia le pagine del quotidiano ed esclmare “Ma chi ca**o è questa?!”.

Ci uniamo effettivamente alle parole di Benedetta seguendo il “per fare arrabbiare Benedetta ce ne vuole” ed effettivamente come persona ci sembra davvero il colmo che possa arrivare a disgustarci, ma ormai questo snobbismo culinario diciamolo tutti a gran voce HA STANCATO. Forse saranno i troppi programmi incentrati sul perfezionismo, arte, sacrificio, impegno a tutti i costi, che stanno creando un immagine alterata di quello che è l’ambiente culinario.

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