Respinto il ricorso dei legali di Anna Maria Franzoni per poter usufruire dei permessi per lasciare il carcere tre giorni al mese e tornare a casa dai figli. La donna, condannata in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Samuele, di tre anni, ne aveva fatto richiesta già nell’ottobre scorso al il tribunale di sorveglianza di Bologna, che tuttavia non aveva accordato tali benefici. Ricorsa in appello, la domanda della Franzoni è stata rigettata anche dalla prima sezione penale della Cassazione, nonostante abbia già scontato oltre un terzo della pena nel carcere Dozza, a Bologna.
Anna Maria Franzoni, soprannominata “la mamma di Cogne” dalla stampa, è in carcere dal 21 maggio 2008, quando la Corte di Cassazione ne ufficializzò la condanna. All’epoca dell’omicidio, avvenuto nel 2002, il suo caso suscitò un grande interesse mediatico, dando vita al dibattito fra coloro che si schieravano dalla sua parte, credendola innocente, e coloro che la giudicavano colpevole dell’atroce delitto, dibattito alimentato dalle incessanti trasmissioni televisive che si sono ampiamente occupate del caso.