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6 famosi geni che non sapevi fossero anche perversi

3. James Joyce.

James Joyce

 

James Joyce è considerato uno degli scrittori più importanti del 20esimo secolo e il suo romanzo Ulisse è considerato la quintessenza della letteratura moderna. Ebbene, il talento di Joyce si riversava anche in lettere alla moglie pubblicate per la prima volta nel 1975. Premettiamo che Joyce visse in un’epoca lontana dai telefoni cellulari, da Internet, dalle webcam, ragion per la quale era “costretto” ad esprimere i propri desideri sessuali solo attraverso missive. D’altronde, però, le inviava comunque a sua moglie.

Joyce amava iniziare le sue lettere con il botto. Con espressioni del tipo: “Mia dolce piccola prostituta Nora ho fatto come mi hai detto… e l’ho tirato fuori due volte quando ho letto la tua lettera”. Spesso seguiva anche l’esternazione di desideri un po’ “fetish”: “Vorrei che mi schiaffeggiassi, che mi frustassi, oh Nora, amore mio”. Il resto, decisamente, più spinto lo lasciamo alla vostra immaginazione.

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