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Strage Eternit, il mistero delle vittime dimenticate

Strage Eternit, il mistero delle vittime dimenticate

Non sono passati neanche tre giorni dalla sentenza storica sul processo Eternit, che già iniziano a divampare le prime polemiche. A non ritenersi soddisfatti del verdetto non sono solo i parenti delle vittime degli stabilimenti Rubiera o Bagnoli, per i quali è stata indicata la prescrizione. Ma a lamentarsi sono anche e soprattutto i parenti e gli ex operai di Casale Monferrato e Cavagnolo, che sono i due stabilimenti per i quali invece è stato riconosciuto.

Difatti, queste persone, non è ancora ben chiaro il perché sono “scomparse” o non sono mai state inserite nell’elenco di coloro che avranno diritto al risarcimento. Le parti civili che erano state ammesse al processo erano oltre 6 mila, ma di queste solo 1.897 potranno usufruire del risarcimento. Ci sono state “strane” dimenticanze, ed errori. Comunque i legali degli “scontenti” già si stanno muovendo in proposito.

Ecco cosa ha dichiarato Nicola Pondrano della Camera del Lavoro di Casale: “Finora abbiamo contato almeno 700 persone sparite senza ragione  ci sono parti mancanti di famiglie, vedove con un figlio risarcito e l’altro no: la gente è imbufalita, è un bombardamento di telefonate. È il caso ad esempio dell’insegnante Antonietta B., a differenza di suo figlio minorenne (uno dei probabili dimenticati), solo lei avrà diritto a una provvisionale per il marito morto nel 2001. Una situazione paradossale, visto che il polverino utilizzato dal suocero per lastricare il cortile di casa alla fine degli anni ’60 aveva poi sterminato l’intera famiglia, causando il mesotelioma anche alle due sorelle. Eppure la nipote, minorenne come suo figlio, potrà avere il risarcimento. “È un’ingiustizia  lui ha diritto ad avere dei soldi come sua cugina che ha perso la madre nello stesso modo e per la stessa malattia”.

Anche un altro legale della parte civile, Laura D’amico, ha voluto evidenziare le “stranezze” della sentenza: “Ci sono stranezze come il fatto di citare a volte sì altre no come responsabili civili oltre all’imputato anche le aziende . Ma, oltre all’errore, può essere che non sia stata raggiunta una prova certa o che siano state respinte domande con esposizioni molto risalenti nel tempo, o che siano state raggiunte transazioni”.  

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