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Roma, due giorni di permesso retribuito per assistere il cane

Roma, due giorni di permesso retribuito per assistere il cane

Due giorni di permesso retribuito per poter assistere il proprio cane in occasione di un intervento chirurgico: il precedente è accaduto a Roma a una impiegata amministrativa dell’università La Sapienza di Roma che, rivolgendosi alla Lega anti vivisezione (Lav), è riuscita a dimostrare che la cura del suo animale domestico era un grave motivo personale e giustificava il permesso richiesto.

 

Il cane della donna doveva subire un’operazione per una paralisi alla laringe e la donna, impiegata dell’Università single, non aveva poteva delegare l’assistenza del suo animale domestico a nessuno: ha pertanto chiesto i due giorni di permesso all’Università per gravi motivi personali e famigliari.

L’ufficio del personale, un po’ perplesso, non ha detto di no, ma le ha chiesto di motivare un po’ meglio la sua richiesta poiché era la prima volta che si trovavano di fronte per la prima volta a una richiesta per l’assistenza di animali domestici.

A questo punto la donna ha deciso di non demordere rivolgendosi direttamente alla Lav: a occuparsi del caso Gianluigi Felicetti e l’ufficio legale dell’associazione che hanno rintracciato alcune sentenze della Cassazione che stabilivano che la mancata cura di un animale diventi un reato di maltrattamenti.

La donna ha così potuto motivare meglio la sua richiesta: se non avesse assistito il suo cane in occasione dell’operazione, avrebbe commesso reato.

A questo punto l’Università, che nel frattempo ha ricevuto il certificato del veterinario, le ha concesso il permesso richiesto.

Il caso rappresenta un vero e propri precedente per tutti coloro che si trovino nella stessa situazione e che presentando le necessarie certificazioni medico-veterinarie potranno usufruire delle stesse agevolazioni di legge. Il precedente, come sottolinea Felicetti, è particolarmente importante per dimostrare che gli animali non sono tenuti a fini di lucro, ma sono veri e propri componenti della famiglia. Un passo in avanti per la riforma del Codice Civile richiesto da Lav ormai da anni?

 

photo credits | think stock

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