Laredo, Texas. Rachelle Grimmer, in seguito alla disperazione provocata dalla mancata concessione dei sussidi alimentari per indigenti, ha sparato ai propri figli prima di togliersi la vita in un centro d’assistenza.
La 38enne si era trasferita in Texas dall’Ohio di recente, tentando quest’estate di ricevere assistenza federale con una richiesta per i buoni pasto inviata nel mese di luglio, ma vedendosela negare. Un portavoce dell’Health and Human Services Commission ha parlato al Daily Mail, spiegando che la richiesta della signora era incompleta e, per questo, non era stata ritenuta idonea per l’assistenza. La domanda in questione prevede che vengano compilate 18 pagine in cui va spiegato dettagliatamente il passato riguardo alle residenze: tutto ciò ha, probabilmente, complicato il processo.
La signora Grimmer, in seguito alla risposta, ha tentato di far rivedere la decisione fino a martedì scorso, quando si è presentata agli uffici con i suoi due figli. Ha insistito per poter parlare con un supervisore ma, quando ne ha avuto abbastanza per le continue richieste negate, ha estratto la pistola. Le autorità riportano che la Grimmer ha trattenuto, insieme ai figli, gli impiegati nella struttura.
Una squadra locale dello SWAT è stata in grado di liberare trenta ostaggi, ma i bambini ed il supervisore del dipartimento sono rimasti con lei per altre 3 ore circa.
Durante le ore passate nell’edificio, la figlia, Ramie Marie, ha aggiornato il suo impiego su Facebook scrivendo “may die 2day” (“oggi potrei morire”), pubblicando in seguito degli status: in uno scrive di starsi annoiando, in quello seguente semplicemente “ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhahhhhhhhh” ed in un altro ancora la frase “tear gas seriasly”, con apparente riferimento ai gas lacrimogeni lanciati dalle squadre speciali. Purtroppo, la 12enne Ramie Marie non ce l’ha fatta, mentre il suo fratellino è ancora ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di San Antonio. La madre, invece, è morta dopo aver sparato loro.