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Turista francese morto, ritardo in Italia sulla geolocalizzazione

Turista francese morto, ritardo in Italia sulla geolocalizzazione

La morte di Simon Gautier, il giovane escursionista francese, ritrovato in un crepaccio nei pressi del Pianoro di Ciolandrea, a San Giovanni a Piro, in provincia di Salerno, nel Cilento, sarebbe stata causata dalla stata la frattura di una gamba con conseguente fuoriuscita di sangue. 

Intanto la Procura di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta per l’accertamento di eventuali ritardi nella macchina dei soccorsi.

In Italia ritardo sulla geolocalizzazione delle chiamate

Il mancato soccorso a Simon, che aveva contattato il 112 dopo aver avuto un incidente ed essersi fratturato entrambe le gambe senza però essere in grado di poter offrire informazioni su dove si trovasse, in pratica è stato causato dalla mancanza di geolocalizzazione per le chiamate di emergenza in Italia. Quando i carabinieri di Lagonegro hanno preso la telefonata di Gautier, l’hanno subito deviata al 118 più vicino per avviare le ricerche che risono concentrate tra Potenza, Matera, Cosenza e Salerno in un raggio di 143 km. 

Nonostante ciò la geolocalizzazione non era ancora possibile perché la chiamata aveva agganciato una cella troppo vasta. 

Assurdo, ma vero perché l’Italia non ha ancora applicato la direttiva Ue recepita nel 2009 come denunciato dal presidente nazionale della Società italiana sistema 118 Mario Balzanelli. 

Il nostro Paese ha ancora clamorosi ritardi nei sistemi di geolocalizzazione sul territorio, prevista come obbligatoria dalla legislazione europea: tutti gli stati membri dell’UE dovrebbero garantire la localizzazione di chi chiama i numeri di emergenza per chiedere soccorso. 

Ma così non è. 

Le Centrali operative 118 sono ancora prive del sistema di geolocalizzazione delle chiamate d’emergenza, pur essendo esplicitamente previsto dal decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2009. 

È la denuncia di Balzanelli. 

Italia, ritardo anche nel sistema tecnologico ‘Advanced mobile location’ (Aml)

Non solo: in Italia manca anche il sistema tecnologico ‘Advanced mobile location’ (Aml). 

In Italia, peraltro non è ancora disponibile il sistema tecnologico ‘Advanced mobile location’ (Aml), grazie al quale, pure in assenza di rete internet, dallo smartphone di chi richieda il soccorso parte immediatamente un sms al 112 che comunica le coordinate Gps corrispondenti esattamente al punto in cui si trova la vittima. 

Prosegue Balzanelli ricordando che l’Aml dovrebbe essere già attivo in Italia dato che abbiamo già ricevuto denaro pubblico europeo per una prima fase di test nel 2016/2017. 

La tragica morte di Gautier ricerda quanto sia importante dotare immediatamente le Centrali operative dei vari corpi dell’Emergenza nazionale, a partire da quelle del 118, di un moderno ed efficace sistema di geolocalizzazione del chiamante. 

 

photo credits | Facebook

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