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TAV, la Francia pensa ad un possibile stop dei lavori

TAV, la Francia pensa ad un possibile stop dei lavori

La Francia ha deciso di riesaminare i progetti del TGV (Treno ad Alta Velocità) a causa dei costi “non sostenibili” in tempo di crisi: è questo il messaggio emerso dal discorso che il ministro del Bilancio francese Jerome Cahuzac ha tenuto ieri, suscitando grande interesse in Italia per le sorti della linea TAV Torino-Lione, da anni oggetto di violente polemiche.

 
Una fonte governativa ha dichiarato all’agenzia Reuters che il Governo italiano si sta adoperando per ottenere maggiori informazioni, sebbene ad oggi non sia stata presa ancora alcuna posizione ufficiale da parte del Governo francese in merito alla vicenda.
Il ministro Cahuzac infatti ha annunciato soltanto che il governo ha intenzione di valutare a quali progetti di ferrovie ad alta velocità dare corso, in seguito ai rilievi della Corte dei conti, che agli inizi di luglio aveva criticato il peso dei progetti infrastrutturali sulla riduzione del debito pubblico. Nello specifico, il costo previsto ammonta a 260 miliardi di euro entro il 2020 per 14 linee TGV.
Nel documento della Corte dei conti si legge che i nuovi progetti “non sono sostenibili da un punto di vista di bilancio e né la loro redditività finanziaria e socioeconomica, né il loro interesse ambientale sono stati stabiliti”.

 
Queste considerazioni corrispondono alle recriminazioni delle associazioni ambientaliste, dei comitati NO-TAV della Val di Susa e di tutto quel gruppo eterogeneo di simpatizzanti che i media italiani definiscono “il popolo NO TAV”, che si battono contro il completamento della tratta Torino-Lione.
Secondo le indiscrezioni pubblicate da Le Figaro, questo sarebbe proprio uno dei progetti ritenuti più a rischio dalla Francia, visto l’elevato costo previsto, 12 miliardi circa, e il calo del traffico merci.

 
A proposito di un eventuale stop ai lavori, il ministro del Bilancio francese ha puntualizzato che “non bisogna trarre conclusioni affrettate”, poiché per ora l’intenzione è quella di “valutare la correttezza degli investimenti pubblici” annunciati da Sarkozy e riordinarli in base alle priorità.
Successivamente da Parigi è giunta un’ulteriore precisazione riguardo la Torino-Lione: “E’un progetto diverso dagli altri, che ha dimensioni europee e un importante interesse ambientale”.

 
Per poter concretizzare questo progetto tuttavia, il Governo francese ha manifestato l’intenzione di sollecitare l’intervento dell’Unione Europea, invitata ad erogare nuovi finanziamenti.

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