“Negro non capace di lavorare ma capace di prendere soldi” era la scritta che campeggiava sul cartello di lavoro di un operaio cingalese, che veniva etichettato “sporco negro” dal suo datore di lavoro.
La “vendetta” si è consumata oggi grazie al gup di Milano Andrea Salemme, che ha condannato il proprietario di una piccola ditta di Segrate a due anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti con l’aggravante dell’odio razziale. In più il gup ha disposto un risarcimento danni pari a 30mila euro.