Tre pescherecci partiti da Mazara del Vallo sono stati sequestrati ieri in tarda serata mentre si trovavano al confine con le acque libiche, tra le 30 e le 50 miglia dalla costa di Bengasi, il porto in cui sono stati dirottati. In base alle informazioni che ci sono giunte, pare che non siano stati sparati colpi di armi da fuoco, ma i militari libici sarebbero saliti sulle imbarcazioni fermate. I pescherecci sono il “Boccia”, il “Maestrale” e l’“Antonino Serrato”; a bordo si trovavano 21 uomini di origine siciliana e tunisina. Si tratta del secondo sequestro di natanti siciliani in Libia dopo la caduta di Gheddafi: in novembre era stato catturato infatti il mazarese “Twenty two”, mentre si trovava in acque internazionali, a circa 35 miglia dalla costa, e rilasciato grazie all’intervento della Farnesina e dell’ambasciata italiana in Libia.
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Sarebbe dovuta sembrare una manifestazione spontanea di protesta contro il film “Innocence of Muslims”, accusato