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Strage in discoteca, identificato il ragazzo che ha spruzzato lo spray

Strage in discoteca, identificato il ragazzo che ha spruzzato lo spray

Sarebbe stato individuato e identificato il ragazzo responsabile della strage nella discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo, nell’anconetano: il minorenne avrebbe spruzzato lo spray urticante nella discoteca provocando il panico, la calca fra il pubblico e il crollo della balaustra con un drammatico bilancio di sei morti.

Secondo le prime anticipazioni, il ragazzo, residente nella provincia a Corinaldo, nell’anconetano, avrebbe usato lo spray al peperoncino salendo su una pedana prima del concerto del trapper Sfera Ebbasta per rubare una catenina. Nonostante il ragazzino non sia stato ancora sentito dalla Procura dei Minorenni, sembra che abbia agito così proprio per ridare una catenina: queste le dichiarazioni del dj del locale, Marco Cecchini, figlio di uno dei gestori, che ha raccolto la testimonianza della vittima della rapina. 

Le circostanze sono ancora da chiarire, ma intanto proseguono anche le indagini sui gestori della ‘Lanterna azzurra’, responsabili della sicurezza della discoteca che potrebbero essere accusati di omicidio colposo. L’Ansa riporta che sono stati  680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati: la capienza della sala era di 459 persone, ma la cifra dei 1.400 biglietti diffusa ieri si basava sui numeri delle matrici. 

Sei le vittime accertate nel crollo, cinque adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, tre ragazze e due ragazzi, Asia Nasoni, Daniele Pongetti, Emma Fabini, di Senigallia, Benedetta Vitali, di Fano, Mattia Orlandi di Frontone, e Eleonora Girolimini,  di 39 anni, sposata e madre di quattro figli che ha accompagnato la figlia di 11 anni, Eleonora Girolimini, al concerto, rimasta quasi illesa. Non è neppure la prima volta che il nome di Sfera Ebbasta viene associato a fatti del genere: qualcosa di simile era accaduto nel concerto di Modena il 31 agosto del 2017 quando alla Festa Pd di Ponte Alto, c’era stato un episodio simile. Anche in quel caso lo spruzzo nell’aria di spray al peperoncino aveva innescato un fuggi-fuggi, ma senza vittime e anche in altre occasioni nel corso dei concerti del trappe si erano verificati altri episodi di panico a causa di spray urticanti.

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