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Sparatoria davanti palazzo Chigi, le reazioni del mondo politico

Sparatoria davanti palazzo Chigi, le reazioni del mondo politico

Diversi i commenti degli esponenti politici alla sparatoria avvenuta domenica mattina davanti palazzo Chigi. Il primo a intervenire è stato il presidente del Senato Piero Grasso:Dobbiamo cercare di non farci impressionare dal clima di tensione” e “rispondere con i fatti” ha affermato. Per la presidente della Camera Laura Boldrini, “La violenza non deve e non può mai essere considerata tra le opzioni da percorrere per risolvere i problemi“. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso solidarietà alle vittime e parlato direttamente con uno dei carabinieri feriti, Francesco Negri, mentre il neopremier Enrico Letta, in serata, ha visitat0 al Policnico Umberto I di Roma il brigadiere Giuseppe Giangrande, rimasto gravemente ferito nella sparatoria.

E’ il sindaco di Roma Gianni Alemanno, invece, il primo ad innescare una polemica indiretìta con il Movimento 5 Stelle, affermando: “E’ il gesto di un pazzo e di uno squilibrato, ma non ci dobbiamo stupire quando si inveisce continuamente contro il Palazzo, come se fosse un mostro da abbattere“. Ai giornalisti che gli chiedono se si riferisca al Movimento di Grillo, Alemanno ha però risposto: “Non mi riferisco a nessuno“. I capigruppo del M5S Crimi e Lombardi hanno subito deplorato l’accaduto: “A nome di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato poco fa davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e civile ai tre Carabinieri in servizio ed al passante feriti. La democrazia non accetta violenza” hanno affermato.

Anche il loro leader Beppe Grillo, intervenendo sul suo blog, ha preso le distanze dall’episodio, scrivendo: “Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì perchè il nostro Movimento non è assolutamente violento. Piena solidarietà alle forze dell’ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale”. Dal Pdl, però, rimangono diverse voci polemiche, come quella del capogruppo al Senato Schifani, che ha parlato di “attacco alle istituzioni” e invitato alla riflessione chi “in questi mesi, e anche negli ultimi giorni, ha alimentato veleni e acuito un clima di scontro politico e sociale“. Duro anche Maurizio Gasparri, per il quale “il fatto che l’attentatore di palazzo Chigi possa essere uno squilibrato non cancella le colpe di quanti, proprio in quelle zone della Capitale, stanno alimentando un clima di odio e di violenza“.

Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, ha accusato:Chi semina vento raccoglie tempesta. Abbiamo sempre sostenuto che la predicazione dell’odio e dell’abbattimento dell’avversario, che si manifesta anche col sistematico disturbo delle manifestazioni altrui a cui il centrodestra peraltro non si è mai accodato, può portare le persone psicologicamente predisposte all’uso criminale della violenza“. Il leader di Sel Nichi Vendola, invece, ha scritto su Twitter: “Un disperato o pazzo spara ed è tutta colpa di chi dissente, di chi non si piega all’inciucio… Non sentite puzzetta di regime?” per poi aggiungere: “Un augurio di pronta guarigione ai carabinieri feriti. Mai cedere alla violenza, sempre”.

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