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Seviziati ed uccisi, famiglia di cani sterminata nel palermitano

Seviziati ed uccisi, famiglia di cani sterminata nel palermitano

Ennesima tragedia che riguarda animali indifesi in provincia di Palermo, dove una famiglia di cani è stata seviziata ed uccisa da ignoti. A fare lo sconcertante ritrovamento è stato un gruppo di volontari palermitani che, in seguito ad una segnalazione, sono accorsi sul posto.

Davanti agli occhi di Linda Guarneri, Giuseppe Purpi, Gabriele Favara e Salvatore Libero Barone si è presentata una scena da far rabbrividire chiunque abbia un cuore: un cucciolo di circa 1 mese giaceva sulla pancia della mamma – protetto dalle zampe della cagnolina ed ancora ignaro della morte della sua mamma – il papà senza vita pochi metri più avanti ed i suoi fratellini spariti nel nulla.

Teatro di questa scena dell’orrore è Montelepre – paese in provincia di Palermo – dove si sono recati i volontari che – su un divano, vicino ai cassonetti della spazzatura – hanno trovato una mamma con il viso fracassato forse da un bastone, gli occhi spalancati dal terrore degli ultimi momenti di vita, forse anche pensando al proprio cucciolo che non avrebbe più potuto proteggere da quegli esseri malvagi che la stavano torturando a sangue.

Sul corpo della cagnolina, Oliver – questo è il nome dato dai volontari al cuccioletto rinvenuto ancora vivo – che non si staccava dalla sua mamma e che le si stringeva forte. Erano stati segnalati più cuccioli, ma Oliver è stato l’unico ad essere stato ritrovato. A pochi metri, poi, legato per le zampe posteriori ad un filo elettrico con il quale è stato trascinato, giaceva senza vita il presunto papà del piccolo.

Oggi, è stato uno dei giorni peggiori e con la peggiore visione degli ultimi anni… ogni giorno, combatti una guerra spietata e pensi di aver visto il peggio, ma solo giorno dopo giorno ti rendi conto che il peggio deve ancora arrivare“.

Scrive la volontaria Linda Gaurneri sul suo profilo Facebook. Adesso, Oliver si trova al sicuro, ma è in cerca di una famiglia che possa fargli dimenticare cosa è capitato alla sua.

A pochi giorni dall’avvelenamento di alcuni cani all’IKEA di Catania, questo ritrovamento non si può di certo definire un caso sporadico, ma l’ennesimo di una lunga serie che avviene in Sicilia, in Italia – e aggiungerei – nel mondo.

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