Come ogni 19 settembre, anche ieri, alle 9.12 di mattina, si è ripetuto il prodigioso miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro nel Duomo di Napoli. I fedeli affollavano la cattedrale già dalle prime ore del mattino ed hanno festeggiato il miracolo con un caloroso applauso alla presenza dell’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.
Non sono mancati attimi di tensione, però: quando il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha baciato la teca in cui è custodito il sangue per primo, nel silenzio del momento sacro, si sono levate in chiesa voci di contestazione verso il sindaco. In un momento così critico per gli italiani e per i cittadini napoletani, il sindaco viene criticato e contestato per le difficili condizioni in cui versa la città. Ma De Magistris replica: “i problemi terreni li risolvano gli uomini”.
Il miracolo del patrono del capolugo campano mischia credenze in bilico tra sacro e profano, anche perchè per molti, questo è un rito che porta bene ed è un buon segno per la città. Secondo la leggenda, per la prima volta il sangue di San Gennaro si è liquefatto nel IV sec. d.C. durante il trasferimento a Napoli delle spoglie del santo. Tra religione e superstizione, la mancata liquefazione del sangue è vssuta dai napoletani come cattivo presagio per la città.
La novità di quest’anno è che i creativi della Apple hanno inventato un programmino dedicato ai fedeli che non sono potuti essere presenti al miracolo. Basta scaricare gratuitamente dall’Apple Store l’applicazione “Evviva San Gennaro” per accendere virtualmente la propria candela in onore del santo. Nella sezione “Accendi una candela” basta inserire il nome, la città e il motivo dell’atto di fede e per due ore la candela apparirà sul proprio dispositivo, candele che contemporaneamente appariranno anche in un monitor installato nel Museo del Tesoro di San Gennaro.
Inoltre, con questo programma si possono scaricare le immagini inedite ad alta definizione dei 21.000 oggetti preziosi che costituiscono il tesoro, con i relativi testi descrittivi e aneddoti.