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Rifiuti a Napoli: l’esercito non è necessario

Rifiuti a Napoli: l’esercito non è necessario

La situazione dell’emergenza rifiuti a Napoli sembra essere stabile, ma come denuncia il sindaco Luigi de Magistris è soltanto una calma apparente. Gli impianti di stoccaggio rischiano di essere presto pieni e la raccolta differenziata non è arrivata assolutamente ai livelli promessi dall’attuale amministrazione comunale alla vigilia delle elezioni. Al momento però le strade del capoluogo partenopeo sono sgombre e pulite e non sembrano esserci indizi di incidenti o problemi di sorta.

Questa almeno sarebbe l’opinione del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il quale si è recato di persona per le strade della città ed ha effettuato sempre personalmente un sopralluogo nelle aree maggiormente a rischio. Secondo Clini: “al momento non è riscontrabile alcuna condizione che possa mettere in moto lo stato di emergenza, per cui l’ipotesi ventilata da alcuni di impiegare nuovamente l’esercito per risolvere la situazione non mi sembra opportuna”.

Scartato dunque l’uso dei militari il ministro dell’Ambiente ha spiegato che bisogna smetterla con la demagogia e rimboccarsi le maniche: “è stato trovato un accordo su diversi punti con l’amministrazione comunale, ma anche con quella regionale in cui presumibilmente sarebbero bloccati molti dei fondi stanziati per risolvere definitivamente la crisi napoletana. Verrà quindi data una rapida risposta alle richieste della Commissione dell’Unione Europea nel quadro generale del piano regionale sui rifiuti.”

Parole che fanno ben sperare e che trovano però solo un cauto ottimismo dal sindaco di Napoli, il quale ha apprezzato il modo positivo con cui il ministro ha affrontato la questione, ma ha anche ricordato ai giornalisti che l’hanno interrogato sulla vicenda che: “troppe volte abbiamo ricevuto promesse per una “rapida” soluzione dell’emergenza rifiuti, ma ogni volta ci siamo ritrovati punto e a capo non appena le discariche si riempivano ed i soldi per mettere in ordine il caos del sistema di raccolta dei rifiuti non arrivavano”. 

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