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Revoca della concessione ad Autostrada, è scontro politico fra Di Maio e Renzi

Revoca della concessione ad Autostrada, è scontro politico fra Di Maio e Renzi

Il Governo revoca la concessione ad Autostrade dopo il tragico crollo del ponte Morandi a Genova e il bilancio, ancora provvisorio, di 38 vittime.

Nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti.

Questo il dito attacco del vicepremier Di Maio conferma la scelta del Governo e lancia un duro attacco nei confonti dell’ex Governo.

Chi dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. Chi ha sbagliato deve pagare. Dire: ‘Revochiamo la concessione’ fa aumentare i like, ma governare è più complicato’

Questa è la reazione di Renzi alle accuse di Di Maio. Ma il vicepremier conferma anche che il governo non dovrà pagare nessuna penale. 

Adesso desecretiamo i contratti delle concessioni autostradali. I cittadini non lo sanno ma quei documenti sono secretati e anche noi facciamo fatica a conoscerli. I venti miliardi di penale si devono pagare quando si straccia un contratto senza motivazione. Qui non abbiamo avviato la procedura in maniera immotivata. Se la motivazione è giusta, e per ora ci sono quasi 40 morti, non credo che vadano pagate penali, anche perché farebbero incazzare ancora di più tutte le persone che in questo momento vogliono giustizia non solo a Genova ma in tutt’Italia.

Anche Salvini attacca la holding che controlla Autostrade per l’Italia con un lungo post su Facebook.

Atlantia (Autostrade) riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari – scrive il ministro dell’Interno – chiedendo altri milioni agli italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova. Dall’alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro, che devono pagare. Il resto non ci interessa. 

E intanto il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha già annunciato che verrà rivista la circolare ministeriale e “le ambulanze non pagheranno più il pedaggio né per i servizi d’urgenza come avviene adesso né per quelli ordinari”.

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