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Pronto Soccorso, ecco i nuovi codici numerici

Pronto Soccorso, ecco i nuovi codici numerici

Novità in vista per  il pronto soccorso: cambiano i codici triage numerici che sostituiscono i vecchi colori per smistare in modo più preciso i pazienti, vengono meglio definiti i tempi di attesa e viene creato una sorta di vademecum di indicazioni dedicate alla gestione delle situazioni di sovraffollamento. 

Sta per arrivare una rivoluzione nei pronto soccorso italiani grazie al documento giunto al termine del suo percorso tecnico che sta per essere inviato alle Regioni. 

Addio quindi ai vecchi codici colorati, bianco, verde, giallo, rosso, per lasciare spazio ai nuovi codici numerici e smistare i pazienti arrivati al Pronto Soccorso tramite cinque diverse tipologie di codici che diventeranno di tipo numerico. 

Sarà il Lazio la prima regione interessata dal cambiamento a partire da gennaio e con una fase iniziale di sperimentazione come era stato anticipato qualche tempo fa dal Corriere della Sera:  i nuovi codici vanno da 1 a 5 dove 1 si trasforma nel codice più grave di emergenza, 2 corrisponde all’urgenza, 3 diventa l’urgenza differibile, 4 diventa urgenza minore e 5 la non urgenza.

Di fatto poi viene introdotto un doppio codice per la media gravità e il giallo viene in qualche modo diviso in due gradi di urgenza: il primo è quello che si riferisce al paziente che ha una certa stabilità e non rischia uno scompenso, il secondo che si riferisce a un paziente più a rischio.

Da 1 a 3 i codici introdotti andranno ad indicare una richiesta medio-alta intensità di cure, 4 e 5 indicheranno urgenze di moderata-bassa intensità. 

L’attesa prevista sarà di zero minuti per un codice 1 fino a 240 minuti di attesa per un codice 5 di non urgenza. Dovrebbe essere il Lazio la prima regione a partire con un progetto del genere prima che il cambiamento sia esteso a tutto il resto delle regioni italiane. 

Secondo gli esperti un pronto soccorso può dover far fronte a tre diversi tipi di problemi, può dover smistare i pazienti al suo interno, ha difficoltà a farli uscire o mandarli nei reparti e poi ricoverarli. Il documento intende chiarire meglio la catena di operazioni che possono essere effettuate prendendo le decisioni migliori in merito. 

 

photo credits | think stock

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