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Bimbo di 9 anni si impicca. Grave in ospedale

Bimbo di 9 anni si impicca. Grave in ospedale

Davvero una tragedia quella di cui ci giunge notizia dalla Sicilia, dove un bambino di 9 anni di Bronte, in provincia di Catania è ricoverato nel reparto di rianimazione del nuovo ospedale Garibaldi di Catania in prognosi riservata dopo che, in seguito ad un rimprovero fattogli dai genitori, ha tentato di impiccarsi nella sua stanzetta con una sciarpa.

Le sue condizioni sono gravi. I carabinieri stanno indagando per cercare di ricostruire la vicenda. Nelle prossime ore saranno sentiti i genitori, ancora sotto choc. Si  dovrà cercare di capire cosa abbia spinto effettivamente il piccolo a compiere un gesto così eclatante, dal momento che i bambini sono soliti ricevere rimproveri dai genitori, come normalmente rientranti nel percorso di educazione e crescita. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano La Sicilia il bambino è stato soccorso intorno alle 22 della notte tra lunedì e martedì scorso dai genitori. Poi è stato portato nell’ospedale di Bronte e successivamente nel nuovo “Garibaldi” di Catania. “Il bambino è giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bronte intorno alle 22.30 in arresto cardio-respiratorio e presentava midriasi bilaterale fissa ed una evidente fascetta ecchimotica al collo” ha fatto sapere l’Asp in una nota rispondendo alle polemiche su presunti ritardi nei soccorsi sollevate anche dal sindaco di Randazzo, aggiungendo: “È stato immediatamente rianimato dai medici del Pronto Soccorso e da un pediatra e prontamente intubatoe gli è stata praticata una rianimazione cardio-polmonare avanzata fino alla ripresa e stabilizzazione del battito cardiaco. L’assistenza è stata garantita dai medici del Pronto Soccorso, dal medico pediatra e dal medico anestesista“.

 “Stabilizzato il piccolo paziente si è subito provveduto al suo trasferimento assistito e protetto in centro idoneo per il trattamento del caso. Verificata l’impossibilità di ricorrere all’elisoccorso il bimbo è stato trasferito, in condizioni di sicurezza, ventilato meccanicamente in autoambulanza di rianimazione, nell’Unità operativa di Rianimazione pediatrica dell’ARNAS Garibaldi di Nesima”, ha continuato poi la nota.

 

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