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Un comandante dei vigili la spara grossa sullo stupro di Palermo

Un comandante dei vigili la spara grossa sullo stupro di Palermo

Una premessa fondamentale che facciamo prima di scrivere qualsiasi altra cosa è quella che ci dissociamo completamente dalle parole che questa persona ha sparato riguardo su uno dei fatti di cronaca avvenuto nella città di Palermo. Il comandante della polizia locale di un comune sardo, San Gavino Monreale che si trova a 50 km da Cagliare, Massimiliano Orrù ha usato parole grosse sulla vicenda avvenuta nell’altra isola italiana più grande della nostra Nazione.

In questi giorni lo stupro avvenuto ai danni di una 19enne di Palermo, da un suo amico e coetaneo insieme ad altri sei individui, è al centro della cronaca. Purtroppo però la vicenda oltre a scaturire il giusto scalpore sta ricevendo anche, fin troppo, assecondamento. Dopo alcuni familiari degli stupratori che hanno difeso i propri figli, quello che non ci si aspetta e sentire che a giustificare tale atto ci sia un personaggio che in teoria la legge dovrebbe tutelarla ed i cittadini difenderli. Togliendo che, purtroppo, anche questi individui vengono ancora definiti cittadini degni di difesa, in taluni casi forse si farebbe meglio a tacere. Massimiliano Orrù però non è riuscito ed ha detto, riferendosi alla vicenda “insegnate alle vostre figlie a non ubriacarsi e non scimmiottare con i maschi“.

Il primo cittadino di San Gavino ha subito E FORTUNATAMENTE preso le distanze dal comandante che si spera incorra in punizioni più severe di una semplice presa di distanza. Nelle parole di Orrù c’è tutto il veleno che una società patriarcale ha riversato per anni nella società e si è fatta colpevole di atti vili come questo. La cosa ancora più grave che oltre a prendersela con la vittima, ed in Italia le vittime di stupro vengono ancora derise e bistrattate non solo dalla legge ma anche dalle ‘persone’, ma si fa riferimento anche ai genitori. Come se la colpa di quello che è accaduto sia della ragazza e dei genitori che non hanno saputo educarla bene.

Sinceramente non troviamo le parole per definire tale persona, un comandante tutore dell’ordine e della legge stradale, che dice una vigliaccheria del genere per noi andrebbe licenziato in tronco senza sé e senza ma. Purtroppo però siamo quasi certi che questo non avverrà perché già è difficile punire i criminali figurarsi chi in teoria dovrebbe acciuffarli. Bisognerebbe prendere queste persone, criminali e difensori, chiuderle in una stanza e mandare in loop un filmato che dica “negli stupri i colpevoli sono solo ed esclisuvamente gli stupratori” e qualche volta pure i familiari.

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