Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Ti droghi all’aperto? A Padova prendi 500 euro di multa

Ti droghi all’aperto? A Padova prendi 500 euro di multa

Siamo a Padova e il primo cittadino Flavio Zanoneto ci riprova. Da martedì prossimo, infatti, la violazione del divieto di acquistare, ricevere o consumare droga in aree publiche o aperte al pubblico, verrà sanzionata con una multa di 500 euro. Coloro che invece, entro un mese dalla sanzione comminata, prenderanno l’iniziativa di rivolgersi al Servizio tossicodipendenze per tentare di porre fine alla loro dipendenza, riceveranno un notevole sconto. Pagheranno, infatti, soltanto 50 euro di multa.

Correva il 30 gennaio 2009 quando Flavio Zanonato, in esecuzione del decreto Maroni che aveva attribuito poteri speciali ai sindaci in materia di sicurezza urbana e d’incolumità pubblica, aveva firmato l’ordinanza che prevedeva 500 euro di multa per chiunque venisse trovato a vendere, acquistare o consumare stupefacenti o sostanze psicotrope nelle aree pubbliche o aperte al pubblico. All’epoca, non mancarono le decise prese di posizione contro l’ordinanza. Una di quelle più clamorose fu il gesto di Aurora D’Agostino, allora capogruppo dei Verdi a Palazzo Moroni, che il 2 febbraio 2009, fumò per protesta uno spinello in consiglio comunale.

Relativamente a questa materia, la Corte Costituzionale si è espressa nell’aprile dello scorso anno affermando che sanzioni e divieti devono essere legiferati. Ma la delibera comunale sottolinea, innanzitutto, che il 20 settembre 2012 il sindaco ha emanato un’ordinanza in cui si è imposto che:

In tutte le aree pubbliche od aperte al Pubblico insistenti nelle zone residenziali di Padova, e fino al 31 dicembre 2013 compreso, è vietato acquistare o ricevere a qualsiasi titolo o consumare sul posto sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alla tabella I dell’articolo 14 del dpr 309/1990 e che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie sono destinati a favorire politiche di prevenzione alla tossicodipendenza.

La relativa sanzione è stata poi dunque fissata in 500 euro, con un’eccezione:

La sanzione pecunaria venga ridotta in sede di ordinanza ingiunzione a 50 euro nei confronti dei soggetti consumatori di sostanze stupefacenti o psicotrope che si impegneranno a rivolgersi entro 30 giorni dalla contestazione all’assistenza degli ambulatori del Sert o di altri analoghi centri abilitati o accreditati.

Lascia un commento