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Tornano a prendersi l’auto bloccata dalla neve: 398 euro di multa

Tornano a prendersi l’auto bloccata dalla neve: 398 euro di multa

Quando si dice “oltre al danno anche la beffa”. Potrebbe sembrare la conclusione comica di una barzelletta, ma invece è ciò che è capitato realmente ad una coppia di romani. Mentre non accennano a sgonfiarsi le polemiche per i disagi provocati dalle fitte nevicate che hanno colpito negli ultimi giorni la Capitale, un episodio, a metà tra il comico e la beffa, balza alla cronaca.

I protagonisti, sono per l’appunto una coppia romana,  la signora Maria Grazia Teodori, e  il suo compagno, Giuseppe Moleti. I due avevano lasciato la loro auto all’uscita della Cassia bis, ma al momento che sono tornati sul luogo per riprenderla, hanno avuto una “triste” sorpresa. Difatti hanno dovuto constatare che oltre il danno, erano stati multati di 498 euro così ripartiti: 398 euro per la multa, più 100 euro per la rimozione della vettura. L’episodio, che ha davvero dell’incredibile, è stato così raccontato dalla signora Teodori, che ha prima spiegato il perché la macchina è stata lasciata lì: “Venerdì  scorso il mio compagno, Giuseppe Moleti, mi ha telefonato verso le 13 dicendomi: esco prima dall’ufficio per evitare che le strade si ghiaccino. Soltanto alle 23, dopo esser rimasto 10 ore bloccato sul Grande raccordo anulare, è rientrato in casa, ma ha dovuto abbandonare l’auto vicino all’uscita della Cassia bis”.

La donna, poi spiega così l’assurda situazione quando hanno tentato di recuperare l’auto: “Dopo aver trascorso due giorni sotto shock per il freddo e la paura e aver atteso che le strade tornassero alla normalità  questa mattina di buon’ora ci siamo precipitati a prendere la macchina a piedi e arrivando abbiamo trovato l’automobile sul carroattrezzi e la polizia che redigeva il verbale di contravvenzione. In totale: 398 euro di multa più 100 euro per la rimozione. Quando abbiamo provato a spiegare che eravamo noi i proprietari dell’auto, accorsi per riprenderla, ci hanno risposto che avremmo dovuto recuperarla entro tre ore dall’abbandono: in pratica alle due di notte di venerdì, mentre fuori infuriava la tempesta”.

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