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Nizza, due nuovi arresti e l’Isis rivendica l’attentato

Nizza, due nuovi arresti e l’Isis rivendica l’attentato

Continuano le indagini riguardanti la strage avvenuta a Nizza su Promenade des Anglais lo scorso 14 luglio costata la vita ad 84 persone tra cui dieci bambini. In particolare, si indaga sul presunto coinvolgimento del destinatario del messaggio che Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha inviato alle 22:27 poco prima della strage con il quale chiedeva di portare più armi, mentre l’ex moglie dell’uomo è stata rilasciata dopo essere stata fermata venerdì scorso e nessuna incriminazione è stata presentata nei suoi confronti. Alcune immagini dalle telecamere di sorveglianza avrebbero poi evidenziato la presenza dell’attentatore sul luogo del delitto con il camion che aveva noleggiato lunedì scorso in una città vicina sia martedì che mercoledì, come se stesse studiando il perimetro dell’area da colpire.

Nizza

Nel frattempo, emergono nuovi dettagli riguardanti le indagini e Mohamed Lahouaiej Bouhlel, come il ritiro effettuato prima della strage di tutto il denaro presente sul suo conto bancario ed un acquisto online dell’importo di 24 euro con la dicitura Islam. Nessuna traccia neanche del trasferimento di centomila euro effettuato dall’attentatore sul conto della famiglia. Inoltre, un testimone ha dichiarato che Bouhlel sembrava “essersi radicalizzato molto rapidamente“, dato che si era fatto crescere la barba e preso posizioni estremiste solo nell’ultima settimana. Chemceddine Hamouda, psichiatra che aveva diagnosticato all’uomo “una alterazione della realtà e disturbi comportamentali“, sembra essere convinto che non sia stata la patologia a spingere l’uomo a compiere l’efferato gesto di venerdì: “Tali disturbi non trattati per anni possono portare alla schizofrenia. Ma respingo categoricamente l’idea che l’uomo possa essere non conscio del suo atto. Tale violenza richiede necessariamente l’indottrinamento, la radicalizzazione in parallelo ai suoi problemi psicologici“.

L’agenzia Amaq, vicina al gruppo dell’Isis, ha rivendicato l’attentato, dichiarando che “L’autore è uno dei soldati dello Stato islamico. Ha condotto questa operazione in risposta agli appelli a colpire la popolazione degli Stati della coalizione che combatte lo Stato islamico“, mentre il premier francese Manuel Valls, al Journal du Dimanche ha dichiarato: “Il terrorismo farà parte per lungo tempo della nostra quotidianità ma vinceremo. Bisogna essere chiari: abbiamo cambiato epoca”.

Continuano inoltre le operazioni di riconoscimento delle vittime, che come spiega la console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippisono delicate e complesse, dato che i corpi erano in uno stato irriconoscibile e i francesi prima di dare informazioni vogliono essere sicuri. Noi stiamo ricevendo lo stesso trattamento che ricevono tutti i colleghi stranieri“.

Il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine ha invece parlato della condizione dei feriti: “Ci sono ancora 85 persone ricoverate in ospedale, di cui 29 in rianimazione, tra le quali un bambino, la cui diagnosi resta riservata, 18 sono in pericolo di vita“.

Anche Papa Francesco ha rivolto un pensiero alle vittime di questo attentato nel corso dell’Angelus:Cari fratelli e sorelle, nei nostri cuori è vivo il dolore per la strage che, la sera di giovedì scorso, a Nizza, ha falciato tante vite innocenti, persino tanti bambini. Sono vicino ad ogni famiglia e all’intera nazione francese in lutto. Dio, Padre buono, accolga tutte le vittime nella sua pace, sostenga i feriti e conforti i familiari. Egli disperda ogni progetto di terrore e di morte, perché nessun uomo osi più versare il sangue del fratello”.

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