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Negato trapianto a una bambina perché disabile

Negato trapianto a una bambina perché disabile

“La bambina è disabile? Allora niente trapianto”. A sentire queste affermazioni sarebbe stata una coppia di genitori di Philadelphia (New Jersey).

La vicenda ha per protagonista Amelia, di soli 3 anni, che avrebbe bisogno di un nuovo rene. La piccola, tra l’altro, è nata con la sindroma di Wolf  Hirschhorn, che comporta disabilità mentali e fisiche.

Chrissy Rivera, la mamma della bambina, racconta di avere incontrato un medico dell’ospedale pediatrico della città americana. Il dottore avrebbe spiegato ai genitori che Amelia non può beneficiare del trapianto a causa della “bassa qualità” della sua vita e delle condizioni mentali.

La donna dice che dopo le affermazioni del medico è rimasta sotto choc, in silenzio. Poi ha chiesto spiegazioni, ha voluto capire se davvero Amelia non aveva possibilità di ricevere il nuovo organo. Il medico ha ribadito che, vista la lunghezza delle liste d’attesa per i trapianti, bambine con problemi mentali hanno davvero poche chances.

Negli Stati Uniti è la polemica per i fatti raccontati dalla signora Rivera. I dirigenti dell’ospedale di Filadelfia, però, negano che la struttura faccia discriminazioni di questo tipo. In una nota hanno fatto sapere che già in passato hanno ricevuto gli organi persone con disabilità fisiche e mentali.

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