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Monti: “In Europa pericolosi populismi”

Monti: “In Europa pericolosi populismi”

Mario Monti dal Forum Ambrosetti di Cernobbio lancia l’allarme populismo. Un virus che sembra propagarsi in tutta Europa e al quale nessun paese è immune, da qui la necessità di un vertice, da tenersi a Roma, per discuterne e tentare di contrastare il fenomeno. Secondo il Professore si stanno diffondendo “pericolosi populismi che mirano alla disgregazione dell’Unione europea”. Il premier italiano ha ribadito, che “sono riemersi vecchi stereotipi e vecchie tensioni” e che sta prendendo piede “una grande, crescente, pericolosa sensibilità nelle opinioni pubbliche dei vari Paesi con tendenze all’antagonismo”.

Per questo Monti ha proposto un incontro specifico a Roma. “Sono lieto di comunicare – ha detto il presidente del Consiglio – che Van Rompuy ha accolto questo tema, che è importante per il bene dell’ Europa a lungo termine. Ha accettato, quindi, di convocare una riunione ad hoc dei capi di Governo” e pare che si svolgerà proprio nella città capitolina.

 

Monti chiede dunque ai capi di Stato e di governo di arginare, con la loro leadership, una deriva pericolosa. Forse anche attraverso una maggiore solidarietà visto che, come riconosce lui stesso replicando a Renato Brunetta, a volte i governi sono costretti a “spremere” Paese e Parlamenti per ottenere l’aiuto dell’Europa. L’ipotesi di un incontro trova subito il consenso di Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. L’obiettivo è di non scardinare con queste tendenze il processo d’integrazione europea portato avanti negli anni con grandi difficoltà e dunque non vanificare tanto lavoro fatto sin dai padri fondatori.

I due leader parlano di tutte le principali questioni economiche europee e Van Rompuy definisce addirittura “impressionanti” le riforme compiute ma aggiunge che esse sono necessarie a prescindere dai paletti dovuti alla moneta unica. E’ l’annuncio di Monti sul vertice straordinario a attirare l’attenzione: la crisi dell’Eurozona ha acuito una “tendenza all’antagonismo” e di una “diversa percezione da parte di popoli del Nord Europa di quelli del Sud e viceversa” che non può non destare preoccupazione. In mattinata si è svolto l’incontro tra il professore e il presidente israeliano Shimon Peres.

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