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Letta si è dimesso, al via le consultazioni. Niente passaggio in Aula

Letta si è dimesso, al via le consultazioni. Niente passaggio in Aula

Enrico Letta è salito oggi alle 13 al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni da presidente del consiglio nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che, subito dopo, ha spiegato in una nota che non ci sarà nessun passaggio parlamentare, anche perchè Letta “non sarebbe comunque disponibile a presiedere governi sostenuti da ipotetiche maggioranze diverse”. Il presidente della Repubblica vuole inoltre che la crisi di governo si risolva in fretta, vista la difficile situazione economica e l’urgenza delle riforme elettorali ed istituzionali. Anche all’estero, del resto, seguono con apprensione la situazione politica italiana. Steffen Seibert, portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, ha dichiarato: “Seguiamo la crisi con grande attenzione. Il governo tedesco auspica una soluzione rapida”.

 Napolitano ha così avviato già nel pomeriggio le consultazioni, con i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, che dovrebbero concludersi già domani, quindi Renzi potrebbe ricevere l’incarico da premier già domenica, e giurare già lunedì o martedì. Il Quirinale, quindi, non ha alla fine accolto le richieste delle opposizioni che chiedevano il passaggio in Aula, anche se lo stesso Berlusconi, stando ad alcuni retroscena, dava la crisi ormai per avviata e quindi non considerava così indispensabile che venisse portata in Parlamento. Il Movimento 5 Stelle ha già fatto sapere che non parteciperà alle consultazioni: lo ha deciso l’assemblea dei parlamentari grillini, con 62 voti contrari, 16 favorevoli e 2 astenuti.

Il leader del Movimento, Beppe Grillo, ha attaccato sul suo blog: “Ora il Presidente darà via al rito delle consultazioni che dovrebbe per decenza risparmiarci. Un’immensa presa per il culo. Ora Napolitano sceglierà Renzi, come ha fatto per Monti e per Letta, ignorando il Parlamento, la Costituzione e la volontà degli italiani per la terza volta. Grillo si è inoltre scagliato contro Renzi, scrivendo: “Il nuovo boss non è Al Capone, ma un carrrierista senza scrupoli, in arte Renzie, buon amico di Berlusconi, di Verdini e di gente che avrebbe fatto paura ai gangster del proibizionismo”. Anche la Lega potrebbe disertare le consultazioni: il segretario Matteo Salvini starebbe valutando il da farsi, mentre il governatore lombardo Roberto Maroni si è detto “d’accordo” con Grillo sul fatto che le consultazioni siano “inutili”.

Letta, in mattinata, aveva tenuto il suo ultimo consiglio dei ministri, e prima di recarsi da Napolitano aveva scritto su twitter: “Al Quirinale a rassegnare le dimissioni al Capo dello Stato. Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato. “Ogni giorno come se fosse l’ultimo“. Matteo Renzi, invece, questa mattina era a Firenze, per la cerimonia in occasione della festa di San Valentino organizzata per le coppie che festeggiano le nozze d’oro, e ha voluto salutare, forse per l’ultima volta, la sua città, dicendo: “Comunque andranno le cose a Firenze, mantenete l’affetto per la vostra città. In questi cinque anni io ho sentito questo affetto. Per me è delicato dirvi che questo è uno dei momenti più belli da cinque anni a questa parte”.

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