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Amy Woodward-Davis ritrova la madre che la bruciò e la gettò via

Amy Woodward-Davis ritrova la madre che la bruciò e la gettò via

Triste la storia di una donna di 41 anni, Amy Woodward-Davis, da Galveston, Texas, che ha finalmente incontrato la madre, la quale, all’età di 16 anni, le ha dato la vita nel bagno della sua casa a Kansas City, salvo poi gettarla in un cassonetto della spazzatura e darle fuoco. Secondo quanto riportato dal The Houston Chronicle, a Amy Woodward-Davis erano state date solo poche ore di vita quando la 16enne madre scoprì di essere incinta e andò in travaglio, allo stesso tempo. Dopo averla partorita, la avvolse in foglio di giornale, la buttò in un cassonetto della spazzatura e appiccò il fuoco.

Per fortuna, il padre della ragazza aveva sentito qualcosa che assomigliava alle grida di un gattino e uscì a indagare. Fece così la macabra scoperta e vide la neonata avvolta dal fuoco. La avvolse in un asciugamano, salvo poi chiamare i vigili del Fuoco. A quel punto, la piccola Amy aveva ustioni di terzo e quarto grado su oltre il 50% del suo corpicino. Le sue ferite erano così gravi che i medici non si aspettavano che lei potesse sopravvivere, ma anche in questo caso ha mostrato il tipo di determinazione che sarebbe diventato un segno distintivo della sua vita straordinaria.

Amy è così sopravvissuta e aveva nove mesi quando è stata trasferita allo Shriners Burn Hospital di Galveston. Qui è stata sottoposta a diverse cure e alle attenzioni di un tecnico specializzato, Lena Woodward, ora di 75 anni, che alla fine ha adottata e l’ha aiutata attraverso innumerevoli visite in ospedale e più di 200 interventi chirurgici. All’età di cinque anni, Amy ha cominciato a chiedersi perché i suoi compagni di classe la prendessero in giro sulle sue cicatrici da ustioni. Woodward e il marito hanno così deciso di raccontare alla piccola Amy, in termini più semplici possibili, cosa le fosse successo poco dopo che è stata bruciata. DalAll’età di 21 anni, Amy aveva subito già tantissimi interventi chirurgici, tanto da arrivare finalmente al punto da riuscire ad accettarsi fisicamente.  Ha così deciso poi di mettersi alla ricerca dei suoi genitori biologici, per conoscere effettivamente quelle che sono state le sue origini.  Era il marzo del 2006, quando ha trovato il suo padre biologico.

Ha saputo che aveva 19 anni e viveva in California quando è nata nel 1971. Sorprendentemente, alla fine tornò a Kansas City e ha sposato la madre di Amy, con la quale ha avuto altri due figli. La famiglia viveva ancora nella stessa casa dove Amy era nata. Dopo che lo ha contattato, era ansiosa di saperne di più su di lei. Amy gli ha parlato di lei, dicendole di essersi laureata, di aver fatto un master, di essersi sposata e di stare per divorziare dal marito, ma che ha anche una bellissima bambina di 3 anni. Amy, però, voleva incontrare anche sua madre, che le stava per togliere la vita dopo avergliela appena data.

 Il suo primo incontro con la madre è stato alquanto imbarazzante. Per più di un’ora sono state sedute l’una accanto all’altra, riuscendo a malapena a parlare e guardando dritto verso il televisore. Amy, da allora, ha più volte chiesto alla madre il perché della sua scelta, ma non ha mai ottenuto risposta. Amy, tuttavia, lavora oggi in una casa-famiglia per bambini abbandonati e che si occupa di servizi sociali in favore degli orfani, per aiutare, prevedibilmente, coloro che hanno vissuto un’esperienza drammatica almeno quanto la sua.

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